di S.F.
Scendono le assunzioni a tempo indeterminato previste nel 2023 per il Comune di Terni. È quanto emerge nel rinnovato e aggiornato piano triennale del fabbisogno di personale 2023-2025, con conseguente rideterminazione della dotazione organica: si tratta della delibera numero uno a firma del neo assessore al ramo, Lucio Nichinonni. Fa seguito all’atto approvato dalla giunta Latini in avvio di febbraio. I numeri sono diversi.
NUOVO DIRIGENTE, BANDECCHI: «CARBONE BRAVO, SERVE AL COMUNE»

Giù assunzioni a tempo indeterminato nel 2023
Le differenze sono riscontrabili nel riepilogo generale per anno. Si parte dal 2023: nel documento di febbraio ne erano state previste 23, ora invece il numero scende a 5. Si tratta di un dirigente – il sindaco Stefano Bandecchi ha confermato nel weekend che è Claudio Carbone, per lui si vocifera un possibile rientro alla direzione attività finanziarie con spostamento di Grazia Marcucci allo sviluppo economico – e di quattro operatori esperti tecnici. Di conseguenza scende anche il personale previsto in servizio al 31 dicembre 2023, da quota 614 a 592. Salgono invece i posti vacanti rispetto alla pianta organica in vigore (681 dipendenti) che, rispetto ai 67 indicati quattro mesi fa, ora risultano essere 88. Da ricordare che il documento può essere modificato in corso d’opera.
FEBBRAIO 2023, L’ULTIMO PIANO ASSUNZIONI DELL’ERA LATINI

I posti vacanti e le assunzioni flessibili
Resta ancora scoperto un ruolo da dirigente. Le altre figure – si rimane sempre in ambito 2023 – mancanti per colmare la dotazione organica sono 14 funzionari, 52 istruttori e 21 operatori esperti. Le cessazioni previste nell’anno in corso restano le stesse, vale a dire 26. Tra le più rilevante ci sarà quella del vicecomandante della polizia Locale, Gilberto Morelli. In tutto ciò il totale del costo annuo 2023 per le assunzioni – ci basiamo sui documenti ufficiali – scende dai 735 mila euro di febbraio agli attuali 167 mila. Per quel che concerne gli ingressi ‘flessibili’ ci sono 100 mila euro per istruttori/educativi/didattici (sono supplenze brevi attraverso la somministrazione di lavoro) e 428 mila euro finanziate a carico del fondo povertà trasferiti dalla Regione: sette funzionari, due istruttori ed un operatore esperto. Ulteriori tredici riguardano invece quelle temporanee per l’attuazione del Pnrr.
L’interrogazione
A chiedere lumi sulla vicenda è il gruppo consiliare del Pd nelle figure di Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli: «Rispetto al precedente piano, ci sono alcune differenze sostanziali. Nel 2023 infatti erano originariamente previsti ventitré nuovi ingressi, potendo contare sulle graduatorie stabilite a seguito dei sette concorsi espletati, a tempo indeterminato
e dei due per i progetti Pnrr. Pertanto la rimodulazione prevede un numero di dipendenti pari a 592 (ipotesi ponderata al 31 dicembre 2023) rispetto ai 614 del piano precedente. Alcune direzioni potrebbero risentire fortemente della carenza, anche a seguito di pensionamenti, di nuovi ingressi generando alcune criticità e già nel corso dell’anno 2023, non essendo stato impegnato tutto il budget assunzionale per 300 mila euro occorre a nostro avviso fare con urgenza una nuova rideterminazione al fine di poter fruire delle graduatorie concorsuali». Da qui l’atto rivolto al sindaco Stefano Bandecchi per sapere se ci sarà una nuova determinazione del fabbisogno.