di S.F.
Flora Napoli, ammessa alle fasi successive dopo il soccorso istruttorio, davanti a tutti. Questo il riscontro dopo l’apertura delle buste tecniche ed economiche – quella amministrativa c’era stata a novembre – per il maxi appalto quinquennale per il servizio di cura del patrimonio verde e della gestione del decoro urbano/ambientale a Terni. Giovedì è arrivato l’ok con riserva e per l’azienda di Casoria sarebbe un ritorno dopo l’attività a cavallo del periodo Raffaelli/Di Girolamo.
NOVEMBRE 2024, LE BUSTE AMMINISTRATIVE: CINQUE IN LIZZA
L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA NEL 2020
Da quanto appreso – in attesa dei documenti pubblici aggiornati – la società campana ha chiuso al vertice superando le altre contendenti: l’Rti con Alfa Servizi, Gea, Ultraservizi e Alis, l’Rti con Coop 134, Ambiente e Lavoro e La Perla, Vivai Antonio Marrone e Sopra il Muro. Questione di conteggi tra l’offerta tecnica ed economica: la Flora Napoli ha offerto il 39,50% di ribasso, mentre la seconda classificata (Alfa) si è fermata al 31,10%. Per le altre c’è rispettivamente il 26% (Coop 134), 10,53% (Vivai Marrone) e Sopra il Muro (1,31%). A livello tecnico le prime tre sono, in ordine, Alfa, Coop 134 e Flora.
IL DISCIPLINARE DEFINITIVO DEL MAXI APPALTO
Ciò in seguito al lavoro della commissione esaminatrice composta dal dirigente e Rup Federico Nannurelli, i funzionari con EQ Stefano Carloni, Marco Tomassini e, nel ruolo di segretario verbalizzante, Silvia Tombesi. In ogni caso, al momento, si parla di un’aggiudicazione ‘con riserva’. Hanno concluso nel giro di pochi punti Flora, Alfa e Coop 134. Il quadro economico complessivo è di circa 8 milioni di euro.
DICEMBRE 2024, LA NOMINA DELLA COMMISSIONE
Sulla vicenda prendono posizione la cooperativa sociale Alis e la Alfa Servizi Srl, attraverso Stefano Notari e Adrio Bussotti: «In merito all’esito provvisorio della gara global service per la gestione del verde del Comune di Terni, che vede quale prima classificata la società Flora Napoli Srl di Casoria, esprimiamo forti perplessità e intendiamo far presente quanto segue».
PROBLEMI ANCHE NEL 2018: TUTTI ESCLUSI TRANNE UNO
«Durante la seduta pubblica di gara – affermano Notari e Bussotti – abbiamo richiesto alla commissione di verbalizzare una nostra dichiarazione in cui si evidenzia un più che probabile profilo di illegittimità rispetto al possesso dei requisiti di partecipazione della prima classificata, con specifico riferimento all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Riteniamo inoltre doveroso – proseguono – porre l’attenzione su come sia possibile gestire un servizio così impegnativo e oneroso come il global service per la gestione del verde del Comune di Terni, con un ribasso così forte, di oltre il 39%, coniugandolo con la necessità di garantire la qualità del servizio e la corretta esecuzione degli interventi aggiuntivi e il pieno rispetto delle tutele dei lavoratori».
L’ANNULLAMENTO DELLA GARA NEL 2018
«Dalla nostra attenta verifica del capitolato e sulla base della conoscenza del patrimonio del verde cittadino – concludono Alis e Alfa Servizi -, abbiamo valutato e offerto un ribasso del 31%, ritenendo tale offerta fosse la massima possibile per eseguire correttamente i servizi dell’appalto nel rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro e delle tutele degli stessi lavoratori già impiegati nel precedente appalto. Di conseguenza, nei prossimi giorni procederemo all’accesso agli atti di gara e all’eventuale ricorso al Tar a tutela degli interessi delle imprese e dei lavoratori». Non sarebbe la prima volta di una scia a colpi di giustizia amministrativa».