di S.F.
Meno dipendenti, ma più contenzioso. Ne esce fuori un tasso percentuale aumentato di ben il 53,10%: questa la situazione 2023 per i contenziosi del personale in Comune a Terni. Il consuntivo è inserito nell’ambito del controllo di gestione, appena approvato dall’esecutivo Bandecchi.
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Nel corso del 2023 si è raggiunta la doppia cifra per i contenziosi instaurati (10): in valore assoluto c’è un incremento del 43% rispetto al 2022 (7). Ma è lo stesso Comune a fare un’ulteriore considerazione statistica in tal senso: «Considerata una dotazione organica diminuita del 6,32% rispetto al 2022, il tasso di contenzioso (contenziosi/tot. dipendenti) è aumentato in misura maggiore (+53,10%)». Per quel che concerne il passato, palazzo Spada ricorda che le punte raggiunte nel 2016, 2017 e 2019 hanno «rivestito carattere eccezionale per effetto dell’instaurarsi di iniziative collettive di natura sindacale (class action)».
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Capitolo dotazione organica. C’è l’aggiornamento – interessante per vedere la costante evoluzione in negativo a livello numerico – numerico anche in questo caso: il Comune è passato dall’avere 874 persone a disposizione nel 2011 (i dirigenti erano 17) ai 578 di fine 2023. Nel corso dell’ultimo anno si è registrato il decremento di maggior impatto dell’ultimo decennio con un -6,32%.
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Infine un cenno sull’età media del personale che, dopo diversi anni di discesa, risale di un bel po’ rispetto al 2022: si passa da 50 a 54,34, come non accadeva dal 2019. D’altronde la percentuale di dipendenti con oltre 50 anni è decisamente alta (seppur in decremento), pari al 63,32%, e nel 2023 c’è stato un bassissimo tasso di compensazione tra cessazioni (44) e nuovi ingressi (5, «tra i valori più bassi dal 2011» si legge nel documento). I lavoratori diversamente abili al 31 dicembre 2023 erano 38, pari al 6,57% del totale: soddisfatta così la quota obbligatoria.
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