Comune Terni, smart working confermato con sei adempimenti. Di mezzo il ‘piano ferie’

Dopo il ripensamento di ottobre, c’è il via libera al mantenimento con determinati criteri

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di S.F.

La definizione degli obiettivi sulla base delle nuove linee programmatiche da assegnare al dipendente, l’individuazione dei criteri idonei alla valutazione della prestazione resa in modalità agile, determinare la programmazione – almeno mensile – delle giornate lavorative da svolgere in modalità agile e, in chiusura, garantire lo smaltimento programmato delle ferie pregresse con il personale interessato. Sono quattro dei sei adempimenti che i dirigenti del Comune di Terni dovranno rispettare per il mantenimento dello smart working: c’è il via libera dopo lo stop di ottobre rispetto alle intenzioni originarie.

2 OTTOBRE 2023, ACQUE AGITATE SULLO SMART WORKING
10 OTTOBRE 2023, IL PASSO INDIETRO

L’assessore Nichinonni

Si prosegue con lo smart working

Lo specifico regolamento è stato approvato dalla giunta Latini a febbraio e prevede la modalità agile per un giorno a settimana, mentre per ciò che concerne i lavoratori fragili l’attività lavorativa in smart working è garantita da normativa nazionale fino al 31 dicembre 2023. Su questo fronte – a muoversi il Csa Ral – si era creato malumore sul fronte sindacale in avvio di ottobre: «Lo vogliono eliminare del tutto», la denuncia di un mese fa. Poi il confronto e il passo indietro del Comune con conferma dello smart working tenendo in considerazione che ad oggi «tale modalità ha prodotto elevati standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni rese, pur nella necessità di ribadire alcuni criteri che dovranno essere rispettati da parte dei dirigenti». Vale a dire quelli citati sopra.

FEBBRAIO 2023, APPROVATO IL REGOLAMENTO SULLO SMART WORKING

Il piano ferie pregresse e gli altri adempimenti

Uno degli adempimenti tirati in ballo riguarda il piano di smaltimento delle ferie pregresse dei dipendenti al 31 dicembre 2022. Con specifica tabella: fino a 30 giorni andrà definita la fruizione entro giugno 2024, poi fino a 60 giorni (novembre 2024), 90 giorni (giugno 2025), 120 giorni (novembre 2025), 150 giorni (giugno 2026) e oltre i 150 (novembre 2026). Infine quelle maturate solo nel 2023: in questo caso è tutto da determinare entro giugno 2024. Ci sono poi il quinto e sesto adempimento da rispettare: «Per il personale che sarà posto a riposo per limite di età, la programmazione delle ferie pregresse e di quelle maturate nell’anno corrente dovrà essere riproporzionata in base alla data di ultimo giorno utile di lavoro» e «qualora vengano individuate da parte del dirigente attività che non possono essere svolte in modalità agile, verificare la possibilità di poterle svolgere in modalità da remoto». Firmano l’assessore Lucio Nichinonni e il ‘titolare’ dell’area operativa complessa Claudio Carbone.

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