Confusione al CRU, nota pro Repace ma Fiorucci non ci sta

Lo sfidante aveva annunciato di aver raccolto le firme necessarie, invece il Tribunale federale territoriale certifica le firme del presidente uscente, con un pronunciamento nell’ultimo giorno dell’anno. L’ex arbitro: «Finirà a carte bollate»

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di P.C.

Comunque andrà a finire, la classe dirigente del calcio dilettantistico umbro non ci fa una bella figura. Né lo sfidante Luca Fiorucci, che prima annuncia di avere le firme per candidarsi e poi si vede contraddire la candidatura dal tribunale federale territoriale (che certifica come valide le firme del presidente uscente); né il presidente Luigi Repace, che a parole assicura di voler garantire il dibattito democratico e poi, anziché limitarsi a raccogliere le firme indispensabili, fa man bassa, impedendo di fatto ad altri competitor persino di presentare la propria candidatura all’assemblea; né, infine, i presidenti delle società, molti dei quali – stando a quanto affermato ripetutamente da Fiorucci – hanno firmato designazioni per due candidati.

IL COMUNICATO DEL 31 DICEMBRE

Per Repace 153 designazioni valide

Nell’ultimo giorno dell’anno, il tribunale federale territoriale del comitato regionale Umbria, composto dall’avvocato Francesco Temperini (presidente), dall’avvocato Paolo Cutini (vicepresidente) e da Vincenzo Internò riunitosi in data 31 dicembre 2020, in funzione di Collegio di Garanzia Elettorale, ha giudicato ammissibile la candidatura di Luigi Repace alla carica di presidente del Comitato Regionale Umbria, attribuendogli 153 designazioni valide. Il comunicato non accenna alla candidatura di Luca Fiorucci i cui incartamenti non sono stati presentati (c’è tempo fino a cinque giorni prima dell’assemblea, fissata per lunedì 11 gennaio), ma di fatto, ritenendo ‘valide’ le designazioni di Repace, esclude qualsiasi ulteriore candidatura, visto che servono 50 firme per potersi presentare e le società in totale sono appena 175. Ma Fiorucci promette battaglia.

Il nodo delle tempistiche

Come già anticipato in vari comunicati e confermato al nostro giornale, l’ex arbitro Luca Fiorucci già prima contestava la legittimità delle firme di Repace, a suo dire raccolte prima del termine, quando ancora la sua candidatura non era stata presentata, tanto che – sempre a suo dire – almeno una trentina di società conteggiate in carico a Repace avrebbero poi firmato anche per lui, con tanto di dichiarazione di ‘ritiro’ della prima firma. Sarebbe questo il motivo per cui (e qui arriva la seconda e più grave delle contestazioni di Fiorucci) il tribunale federale si è riunito per analizzare le carte delle candidature prima del termine della scadenza, che cade il 6 gennaio: «È come se, in una gara d’appalto, si aprissero alcune buste prima della scadenza del termine per le offerte  – dichiara Fiorucci – escludendo l’ipotesi che possano arrivarne delle altre, e si rendesse noto il contenuto».

LUPI SI TIRA INDIETRO E DICE ‘NO’ A FIORUCCI

«Perché quel comunicato ufficiale?»

«Il punto è che in modo strumentale sono usciti con un comunicato ufficiale, che condiziona la stampa ma anche le società – si lamenta Luca Fiorucci al telefono con umbriaon.it – reputo altamente scorretto quello che hanno fatto perché mirano a condizionare i presidenti e le società che vogliono firmare. Di quelle 150, 30 ne ho in mano io. Non so su quali basi abbiano visionato le firme prima della scadenza e poi addirittura pubblicare gli esiti». Il candidato sfidante annuncia però di non volersi firmare: «Abbiamo passato il Capodanno a rispondere al telefono a chi ci chiedeva il motivo di quel comunicato, credo che finirà a carte bollate».

Contattato dal nostro giornale, Luigi Repace, come già in precedenza, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

L’ANNUNCIO DI FIORUCCI: «HO LE FIRME PER CANDIDARMI»

La nota di Fiorucci: «Le firme si possono revocare»

In una nota diffusa nella tarda serata di venerdì primo gennaio, Luca Fiorucci scrive a chiare lettere: «Ricordiamo alle società che si possono revocare le designazioni già firmate dando così la possibilità a due candidati di presentare i propri programmi in assemblea elettiva l’11 gennaio 2021. Solo così sarà vera democrazia: in questo modo dopo vent’anni potrete esprimere il vostro consenso al candidato preferito. Si ricorda che i termini per la presentazione dei candidati alle varie designazioni Cru scadono mercoledì 6 gennaio 2021, alle ore 12,00».

«Metodologie ai limiti del buon senso e della correttezza»

«Io e il mio team siamo dalla parte della lealtà sportiva nel rispetto di ogni avversario, rispetto da tenere nel campo di gioco e fuori. Altri, invece, preferiscono agire usando metodologie al limite del buon senso e della correttezza. Per noi, che crediamo e vogliamo il radicale cambiamento del CR Umbra, tutto è iniziato il 15 Dicembre 2020, data di inizio della raccolta delle cosiddette firme. Voci di corridoio riportano che qualcuno preferisce altre metodologie non in linea con la nostra morale. Difenderemo, quindi, i nostri diritti e quelli delle società, riservandoci di segnalare, se necessario, ogni anomalia agli organi competenti (Procura Federale Figc, alla Lnd, e alla giustizia ordinaria). I conti si fanno alla fine della suddetta scadenza».

Nello spirito della pluralità dell’informazione e con l’obiettivo di fornire una corretta ricostruzione, umbriaon.it è disponibile ad accogliere una nota di replica da parte dello staff Repace. 

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