Covid Umbria, meno di 400 i casi attuali

Ulteriore discesa in ragione delle guarigioni. Tre nuovi positivi nelle ultime 24 ore su un totale di 1.415 tamponi. Ricoveri stabili

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Alle ore 8 di sabato 25 aprile, dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Umbria, sono 1.366 (+3 rispetto all’aggiornamento di venerdì mattina) le persone risultate positive al tampone. Numero che comprende anche i guariti ‘ufficiali’ e i deceduti. Le persone attualmente positive al Covid-19 sono 398 con un calo di 36 unità rispetto al precedente aggiornamento. I guariti ‘ufficiali’ salgono a 905 (+38), i clinicamente guariti sono 101 (-11) mentre i decessi legati all’epidemia in Umbria sono 64 (+2).

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Dati Covid Umbria alle ore 8 del 25 aprile

Ricoveri, isolamenti e tamponi

Stabile il numero dei ricoverati: 113 come venerdì mattina, 18 dei quali (-1) sono in terapia intensiva. Alle ore 8 di sabato le persone in isolamento domiciliare sono 1.081 (-75), mentre risultano 13.958 (+213) quelle uscite dall’isolamento. Si mantiene relativamente alto il numero dei tamponi effettuati: 1.415 nelle ultime 24 ore, per un totale di 31.939.

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Da Terni donazioni per il ‘Santa Maria’ e Pantalla

Dall’iniziativa di un ingegnere, Nazareno Claudiani, è nata una raccolta fondi che ha permesso di raccogliere 490 euro per l’ospedale di Pantalla e 916 per il ‘Santa Maria’ di Terni: saranno utilizzati per l’acquisto di dispositivi di protezione per il personale sanitario. L’Ordine degli ingegneri di Terni ha invece donato 1.000 euro al nosocomio ternano come contributo per l’acquisto di un ecografo per il pronto soccorso.

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Locali, bar, ristorazione: le proposte di Fipe Confcommercio

La Fipe Confcommercio ha predisposto le linee guida del protocollo per la prevenzione del Covid-19 per le aziende del comparto della ristorazione a tutela dei lavoratori, degli imprenditori e dei consumatori. La proposta è stata stilata, a livello nazionale, da un gruppo di lavoro Fipe sotto la supervisione scientifica di un qualificato infettivologo di fama internazionale. «Intendiamo fare lo stesso percorso con i sindacati unitari – sottolinea Mirko Zitti, vicepresidente di Fipe Umbria – così da presentare il protocollo condiviso alla Regione entro la prossima settimana. Si tratta delle procedure da applicare in bar, ristoranti e servizi catering per garantire la sicurezza per i rischi da contaminazione sia per i clienti che per i dipendenti, anche se sappiamo che non basterà per un ritorno alla normalità. Le misure di sostegno all’economia non sono state pensate per i pubblici esercizi – afferma Zitti – con la conseguenza che 50 mila imprese in Italia rischiano di non riaprire. È necessario, quindi, che con la ‘fase due’ il Governo dia segnali forti sui temi degli indennizzi in favore di chi perde ingenti fatturati, della fiscalità, degli ammortizzatori sociali oltre che interventi sulle locazioni commerciali». «Per essere espliciti – aggiunge Stefano Lupi, presidente di Confcommercio Terni – un locale che vedrà ridotto il numero dei coperti e quindi ridimensionata la sua attività, ha bisogno di supporto anche in tema di tributi locali quali Tari, Tosap, Tassa sulla pubblicità ma non solo, in termini di proroga quanto piuttosto di sospensione per il periodo della crisi da Covid-19». In attesa della completa riapertura la Fipe Umbria, dopo aver presentato già da qualche giorno specifica istanza alla Regione, auspica che «quanto prima venga permessa la vendita per asporto, in aggiunta all’attività di delivery, così come è stato già fatto in altre regioni. La tempestività delle azioni e la definizione di provvedimenti mirati – aggiunge Lupi – sono i presupposti fondamentali per tenere in vita, anche nella nostra regione, la qualificata rete di pubblici esercizi con il loro grande valore sociale, ed evitare così l’esplosione dei tassi di mortalità per le attività, la dispersione di professionalità nonché l’infiltrazione della criminalità».

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Giove, raddoppiano le guarigioni: 16

Buone notizie dal comune in ‘zona rossa’. Non ci sono nuovi casi – ora ufficialmente 21 gli attuali – e il numero dei guariti passa da 8 a 16. Sono stati effettuati – il riepilogo del sindaco Alvaro Parca – circa 450 tamponi e oltre 900 test sierologici: «I risultati di questi tamponi dovrebbero esserci comunicati entro lunedì e saranno determinanti per le decisioni di Asl e Regione sulla zona rossa. Tra tamponi e test, quindi, si sono sottoposte volontariamente ad esame circa 1.350 persone, equivalenti a circa il 90% del corpo elettorale di Giove. Lo ritengo un risultato eccellente che testimonia il grande senso civico e la responsabilità della nostra gente».

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Articolo in aggiornamento

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