Droga Terni-Marocco, l’appello conferma le undici condanne

Indagine ‘Toner’, ribadita la sentenza di primo grado emessa un anno fa. Confermata l’associazione per delinquere

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Ulteriore importante conferma – a partire dalla contestazione di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti – per l’impianto accusatorio della maxi indagine antidroga ‘Toner’ che nel luglio del 2019, a Terni, aveva portato all’arresto di 19 persone da parte dei carabinieri del nucleo investigativo. L’inchiesta era stata condotta dall’Arma ternana e dalla procura presso la Dda di Perugia, guidata dal pm Giuseppe Petrazzini.

Le decisioni. Verso la Cassazione

Nella giornata di lunedì la corte d’appello di Perugia, presieduta da Ferdinando Pierucci e composta da Maria Rita Belardi e Franco Venarucci, ha confermato la sentenza di primo grado emessa nel febbraio del 2020 dal gip di Perugia Valerio D’Andria che, con le modalità del rito abbreviato, aveva condannato undici persone per complessivi 61 anni di reclusione. Confermate quindi le condanne a 9 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno per il ternano Sandro Broccucci e Mohamed Mojmil, ritenuti al vertice dell’organizzazione ternano-marocchina capace di far giungere in città da Roma – e quindi spacciare – notevoli quantità di droga, in particolare cocaina. Queste la altre pene ribadite in appello: Abdelmoneim Boulzalmat e Abdelhakim El Felhi 5 anni e 6 mesi di reclusione, Marco Pellerucci e Manuel Fiori 5 anni di reclusione, Abdelkrim Kabbouri e Touria Maatia 4 anni ed 8 mesi, Maurizio Allegretti 4 anni e 7 mesi (unica pena ‘ritoccata’ con lo sconto di un mese rispetto al primo grado di giudizio), Ismail Jamghili 4 anni e 5 mesi, Mirko Fiorini – per il quale è stato escluso il reato associativo – 3 anni. Ora la prospettiva per gli imputati, difesi fra gli altri dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Donatella Panzarola, Dino Parroni – presente in udienza anche Leonardo Proietti – e Umberto Martella, è quella della Cassazione.

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