Il venerdì nero del traffico a Perugia

Il giorno dopo è quello delle analisi e della rabbia per gli automobilisti umbri: basta un po di pioggia per creare il caos

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di P.C.

Le foto del camion in bilico sulla superstrada di Perugia hanno destato scalpore e sgomento. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma se non ci siamo trovati a commentare l’ennesima tragedia sulle strade umbre è solo frutto di una fortunata casualità. Resta invece – in tutta la sua gravità – la sensazione di precarietà che si vive nel capoluogo ogniqualvolta cade un po’ di pioggia. Nella giornata di venerdì è bastata una normale giornata piovosa di inizio autunno per trasformare le strade perugine in un infernale groviglio di auto. E meno male che piove poco, verrebbe da dire…

Fotogallery – Camion in bilico sulla superstrada

Quattro incidenti, code chilometriche

Non solo l’incidente autonomo di Ponte San Giovanni, con il camion finito fuori strada a Balanzano e il conseguente blocco per ore del raccordo Perugia-Bettolle, dell’innesto della E45 e di tutte le strade secondarie di ingresso nel capoluogo. Nel pomeriggio, con la pioggia da considerare ‘concausa’, incidenti gravi a Pian di Massiano, in via dell’Ingegneria (sei feriti), all’altezza di Deruta, sulla E45 (4 feriti, di cui due bambini, con il papà grave, inizialmente in codice rosso) e nella zona di Ferriera. Da segnalare inoltre due evergreen delle giornate perugine: un mezzo pesante bloccato sul Bulagaio, un camion dei vigili del fuoco bloccato su corso Cavour e il solito bus bloccato in centro: in questi ultimi casi, più che gli incidenti, c’entrano le soste selvagge. Ma tutto contribuisce a paralizzare il traffico della conurbazione cittadina. E parliamo di Perugia, non di una metropoli. Evidentemente c’è qualcosa che non va.

Sette chilometri di coda

Ci sono volute circa cinque ore per liberare almeno una delle carreggiate dal camion che ha sfondato il guardrail rischiando di cadere di sotto: per consentirne il recupero è stato inevitabile chiudere entrambe le carreggiate. Le automobili in arrivo sono state fatte uscire, intasando anche la viabilità secondaria, ma comunque le code nel frattempo si erano formate: fino a Montebello sulla E45, fino a Ospedalicchio. sulla Centrale Umbra e ovviamente bloccato anche il raccordo. Almeno sette i chilometri di coda sulla superstrada; incalcolabili i disagi sulla viabilità secondaria, con la strada di San Vetturino utilizzata per arrivare a San Sisto, quella di Torgiano per scavallare Perugia, mentre chi doveva arrivare in centro sceglieva Pieve di Campo e Bulagaio.

Ponte San Giovanni, cittadini esasperati dopo lo scampato pericolo

I soliti intoppi cittadini

E proprio sul Bulagaio un mezzo pesante si è bloccato in salita, provocando altri disagi. Accade spesso, troppo spesso. Così come troppo spesso i mezzi di soccorso si ritrovano bloccati dalle auto in sosta nel centro cittadino. Venerdì è toccato ai vigili del fuoco rimanere incastrati nel traffico di corso Cavour, in Borgo XX Giugno. Disagio triplice: per i soccorritori, che non riescono a raggiungere in tempo il luogo dell’intervento; per gli automobilisti in coda, che si ritrovano incolonnati senza via d’uscita; infine anche per chi ha parcheggiato in modo regolare, costretto a intervenire per risolvere il problema. Ad esempio, venerdì sera, è dovuto scendere da casa sua una persona che aveva la macchina correttamente messa in un posto riservato ai disabili. Ha dovuto spostarla per consentire il passaggio dei pompieri, visto che non si trovavano i proprietari delle auto in divieto di sosta.

E tornano le polemiche: sul nodino, sulle strade interne e su quelle esterne

«Appena piove, in quel punto sembra di viaggiare sul sapone»: questo commento si legge sistematicamente ogniqualvolta in quel punto si verificano incidenti. Ed è una circostanza confermata dai fatti: sarà per la conformazione della strada, sarà per il fondo non eccellente, ma appena piove c’è un tamponamento, più o meno grave. Con annessi disagi e blocco del traffico da tutte le direzioni (Firenze, Roma, Cesena) e intasamento di tutte le strade alternative, con la viabilità interna di Ponte San Giovanni intasata da centinaia di auto e decine di Tir in cerca di un’uscita. La vicina zona industriale di Balanzano, dove hanno sede anche centri di smistamento merci, è già altamente sotto pressione dal punto di vista del traffico e dell’inquinamento. Ed è fatale che, soprattutto quando si verificano episodi del genere, si torni a parlare del ‘Nodino’, su cui da mesi è in corso uno stucchevole botta e risposta.

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