Morte Maria Chiara, il racconto del fidanzato

A ‘La vita in diretta’ il 21enne ha riferito la propria versione: «La amavo davvero. Io in colpa per non aver chiamato i soccorsi prima. L’eroina l’ha assunta la prima volta con me»

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La testimonianza di Francesco, il fidanzato di Maria Chiara Previtali, raccontata dallo stesso a Stefano Buttafuoco de ‘La vita in diretta’. Ai microfoni della trasmissione, andata in onda lunedì pomeriggio, il 21enne ha riferito la propria versione dei fatti, già contenuta nei verbali resi di fronte ai carabinieri che lo hanno interrogato per ore dopo la tragedia. Allo stato il giovane risulta indagato per omissione di soccorso.

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Il racconto

«Io mi sono svegliato tre volte dopo che siamo andati a dormire – ha raccontato Francesco -, la prima volta venerdì notte e lei stava dormendo beatamente diciamo, poi alle 6.30, ed era viva, e poi alle 9 ed era bianca, praticamete morta. A quel punto la prima cosa che ho fatto è stata tirarla su di schiena, le ho fatto il massaggio cardiaco, la respirazione bocca a bocca. L’ambulanza l’ho chiamata mezz’ora, tre quarti d’ora dopo perché l’ho trascinata in bagno, ho provato a farle acqua e sale. Le ho provate tutte».

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«Potevo dare l’allarme prima»

«Quella sera abbiamo assunto eroina, una canna, lo abbiamo fatto insieme perché lei lo voleva fare quasi per forza. Se le avessi detto di no, lo avrebbe fatto con qualcun altro. La prima volta l’eroina l’ha assunta con me, però tutto il resto, come la cocaina, lo aveva fatto già in precedenza. È stata la prima persona che ho amato nella vita, le ho detto che volevo comprare le fedi. Stavamo insieme da tre mesi ma è stato un amore che ci completava tutti e due. Io responsabile di tutto ciò? No, io mi sento responsabile del fatto che avrei potuto chiamare l’ambulanza prima, ma non ne sarei stato capace: lei ha sempre dormito così, c’erano notti che russava, non si svegliava, poi invece si svegliava. Come accadeva a me».

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«Era cambiata da quando frequentava Francesco»

Buttafuoco ha anche raccolto voci e ricordi di amici e conoscenti di Maria Chiara: «Una ragazza splendida – dice un’amica – che se avevi bisogno di una mano, te ne dava mille». «Una persona dolcissima con un potenziale enorme – racconta un’altra ragazza – e che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa nella sua vita, dava il massimo in tutto ciò che faceva». «Sognavano di sposarsi, erano davvero innamorati e volevano andare a vivere insieme. Avevamo progettato di far crescere i nostri figli insieme. Francesco era convinto perché la amava a tal punto da prendersi tutte le colpe che gli attribuivano, per lei». «Lei era molto solare ma era cambiata negli atteggiamenti – dice un uomo -, tutto è accaduto in fretta, era diventata un po’ più schiva e diversa da prima. Sì, un cambiamento avvenuto da quando aveva iniziato a frequentare Francesco».

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