Parco Cardeto Terni, riunione e decisione: si cambia per i lavori del II lotto

Interrogazione in consiglio sul completamento dei lavori: «Si parla di revoca, come si procede?». Il Rup: «No, opzione prevista in fase di gara non attivata di comune accordo»

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Non c’è molta pace. Ad oltre 500 giorni dalla consegna del cantiere per la riqualificazione, c’è uno nuovo step per il parco ‘Bruno Galigani’ del quartiere di Cardeto, a Terni: niente attivazione opzionale del secondo lotto funzionale a favore della Ventra Antonio srl di Melfi, aggiudicataria del lavoro nell’estate 2020 con un ribasso di oltre il 30%. A chiedere lumi in merito in apertura di consiglio comunale è stato il capogruppo del M5S, Federico Pasculli. Da palazzo Spada c’è la conferma di questo aspetto e la smentita sulla revoca.

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L’input sulla revoca e la richiesta di spiegazioni

L’interrogazione è stata presentata lunedì e porta anche la firma di Francesco Filipponi (Pd) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico): «Ci giungono notizie che la ditta di Melfi che aveva in campo il ripristino del parco di Cardeto sia stata revocata e ora l’intenzione sarebbe di procedere per lotti. Come si andrà avanti?», ha chiesto Pasculli. Ne risponderà l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati più avanti. È parso evidente che qualcosa non sia andato nel migliore dei modi – Covid a parte, la consegna dei lavori c’era stata il 10 settembre del 2020, vale a dire con la pandemia già in corso e oltre il primo lockdown – rispetto ai piani originari: basti pensare che l’ultimazione era prevista in 257 giorni naturali e consecutivi. Si è andati ben oltre per varie cause.

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Il quadro economico dell’appalto

Si cambia

La spesa complessiva per entrambi gli stralci fu quantificata in 1 milione 39 mila euro, 900 mila dei quali provenienti da un mutuo con l’Istituto per il credito sportivo. Il primo riguarda la realizzazione di due campi da tennis coperti in sintetico, altrettanti scoperti in terrea artificiale, un ulteriore scoperto in erba sintetica, pista bmx, spogliatoi, area padel, tribune per 313 spettatori per il campio di calcio a 5 e servizi igienici, un locale di primo soccorso e locali tecnici. Quindi il lavoro sulla palazzina-ristorante. Siamo a febbraio 2022 e ora si cambia. L’importo iniziale dei lavori appaltati era di 638 mila 994 euro, mentre quello per il 1° stralcio del 2° lotto è di 285 mila 396 euro. Era prevista la possibilità di affidare anche la seconda parte dell’opera alla ditta lucana, ma non andrà così.

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Federico Nannurelli

Cosa è successo: problemi e decisione

A spiegare cosa è accaduto è il responsabile unico del procedimento, Federico Nannurelli: «Non c’è la revoca. L’organizzazione dell’appalto era divisa in due lotti funzionali e prestazionali. Il secondo – sottolinea l’ingegnere di palazzo Spada – prevedeva un’opzione da applicare per il completamento di questa parte di lavori che principalmente riguarda i campi sportivi. Tenuto conto delle problematiche che ci sono state, non dovuto ad inefficienze dell’impresa ma a ritardi tipici dovuti agli effetti della pandemia. Le difficoltà di approvvigionamento dei materiali hanno interessato tutti i cantieri d’Italia, poi c’è stato l’aumento dei costi delle materie prime, specie per quelle riguardanti i settori dell’edilizia. In conseguenza di ciò non esiste un ritardo qualificato sul primo stralcio: tutte le questioni sono cause di forza maggiore e ciò impone al direttore dei lavori e al Rup di concedere le sospensioni. Siamo in fase di ultimazione dei lavori del I stralcio e si sta verificando la regolarità d’esecuzione, nonché il collaudo. Hanno rispettato i termini contrattuali considerando le sospensioni citate. Tenendo conto delle difficoltà organizzative del cantiere, in qualità di Rup – in accordo con l’amministrazione e l’impresa – abbiamo effettuato una riunione di coordinamento ed è stato definito che i lavori del secondo lotto, opzionati, non vengono consegnati all’impresa Ventra. Il Comune – conclude – ha deciso formalmente di non attivare l’opzione prevista in fase di gara. L’obiettivo? Rivolgersi al mercato specialistico dei costruttori dei campi sportivi per avere garanzie di rapidità di esecuzione e reperimento nel settore di competenza per completare l’opera. Vogliamo concludere nel più breve tempo possibile senza creare problemi alla collettività».

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