Per la Ternana c’è Andreazzoli: «Non chiamatelo Aurelio»

Inizia l’avventura in rossoverde del nuovo tecnico della Ternana

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di Gianni Giardinieri

C’è un sostantivo che Aurelio Andreazzoli non gradisce. Il suo nome. O meglio, quel nome che richiama una giocata di Rodrigo Taddei di tanti anni fa, ‘L’aurelio’, appunto. In un’intervista a Dazn se ne lamentò:  «Nel calcio certe volte si viene ricordati più per le stupidaggini che per le cose serie». Davvero, perché Andreazzoli è un allenatore serio e preparato.  «Ma quale traghettatore» ha scritto Francesco Totti nel suo libro autobiografico a proposito di Aurelio Andreazzoli, nuovo tecnico della Ternana. «Ci prese al 9° posto e in breve tempo arrivammo al 5°, vincendo anche una semifinale di Coppa Italia». Parole lusinghiere quelle dell’ex capitano della Roma, che tratteggiano la figura di un allenatore che solo da pochi anni è riuscito a scrollarsi di dosso l’etichetta di ‘secondo’.

La carriera

Si perché gran parte della carriera del tecnico di Massa sui palcoscenici più importanti del calcio italiano è stata dietro le quinte, e cominciata con il solidissimo rapporto di amicizia e lavoro con Luciano Spalletti, di cui è stato vice allenatore per tantissimi anni, dall’Udinese alla Roma. L’attuale tecnico del Napoli lo caldeggiò all’Empoli, riconoscendogli doti professionali non comuni, oltre a quelle umane. E ‘nonno’ Aurelio, così lo chiamavano i suoi calciatori in terra toscana, fece bene, anzi benissimo, prima con un’esaltante cavalcata in B e conseguente promozione, poi con una salvezza ottenuta senza mai penare. Sempre proponendo un calcio brillante, offensivo, fatto di verticalizzazioni, riaggressione veloce della palla, voglia di imporre su qualsiasi campo la propria filosofia di gioco. Da oggi Aurelio Andreazzoli comincia la sua avventura alla Ternana, che dovrà risollevare da un periodo non felice (solo 3 punti nelle ultime 5 partite) e probabilmente, come disse in un’intervista a ‘Il Napolista’, sa che avrà poco tempo: «Nel momento in cui entri nello spogliatoio hai due minuti per fare colpo, oppure per deludere. I giocatori te ne concedono altri due o tre per ascoltare le tue idee. Una volta in campo, si aspettano che tu sappia metterle in pratica. È un attimo essere scoperti e messi a nudo». A comporre il suo staff ci sono il vice Giacomo Lazzini, il preparatore atletico Francesco Chinnici, il preparatore dei portieri Antonio Razzano, il collaboratore tecnico Alessio Aliboni e il match analyst Andrea Aliboni.

Ternana, via cinque membri dello staff di Lucarelli. Pronti Chinnici e Lazzini

Ternana, via cinque membri dello staff di Lucarelli. Pronti Chinnici e Lazzini

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