Perugia, la città in Tv per attrarre i turisti

Le telecamere della Rai alla scoperta dell’enogastronomia e delle tradizioni umbre. I saperi e i sapori del capoluogo umbro in onda su Linea Verde e Paesi che vai

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Spot, campagne promozionali, marketing e anche un testimonial d’eccezione come Vittorio Sgarbi durante il Festival di Sanremo. Ma non solo, per sconfiggere l’erroneo assioma ‘Umbria, regione terremotata’, scende in campo anche la Rai che da giorni è a Perugia con le sue telecamere. Due trasmissioni per raccontare tutto il meglio del capoluogo, le sue ricchezze, i prodotti tipici, la bellezza sconfinata dei suoi paesaggi.

Federica De Denaro con gli operatori del Mercato del Sopramuro

Le puntate Andranno in onda tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo le trasmissioni dedicate al capoluogo umbro. Sabato 25 febbraio l’appuntamento è con ‘Paesi che vai’ mentre la puntata di ‘Linea Verde’ andrà in onda sabato 4 marzo, con un focus sulle straordinarie ricchezze della città, partendo dall’agricoltura e dall’enogastronomia, senza dimenticare innovazione, storia e tradizioni. Sapori e saperi, quindi, che si intrecciano tra loro in quella che è da sempre la vocazione del territorio perugino.

LO SPOT DI LINEA VERDE

Marcello Masi in un momento delle registrazioni

Il sindaco «Come Amministrazione comunale – sottolinea il sindaco Andrea Romizi – abbiamo garantito il massimo supporto a queste iniziative che rappresentano una straordinaria occasione di narrazione del territorio e mostrano una città sana, bella e ricca di eccellenze, sotto il profilo storico, culturale, artigianale, enogastronomico. Perugia è viva ed attrattiva come dimostra l’interesse delle grandi televisioni nazionali. Vogliamo ringraziare la Rai per aver scelto proprio Perugia: siamo certi che il contributo delle testate nazionali consentirà di mostrare al grande pubblico il vero volto della città; una città che ha tantissimo da offrire ai turisti ma che, ultimamente, è stata fin troppo penalizzata da notizie allarmanti, ovviamente infondate, collegate al sisma che ha colpito il centro Italia. Vogliamo che Perugia rialzi la testa e continueremo a lavorare per questo anche grazie all’ausilio, perché no, dei mass-media».

Federica De Denaro e Marcello Masi mentre registrano lo spot

Linea Verde Le telecamere dello storico programma di Rai uno che, dal 1981, racconta la ricchezza dell’agricoltura e delle tradizioni italiane, hanno puntato i fari sulle eccellenze tipiche del territorio perugino. Il viaggio è partito dall’Università dei sapori a Montebello, alla scoperta dell’olio, del gelato, del vino e della birra ma, soprattutto, di sua santità la porchetta. Poi, la troupe capitanata dall’ex direttore del Tg2 Marcello Masi che conduce il programma ha fatto tappa al dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Perugia per conoscere le nuove progettualità dell’ateneo e, infine, è andato alla ricerca del bue etrusco all’azienda agricola Agri simba – Etrusco carni locali radicali.

I prodotti tipici davanti alla fontana Maggiore

Storia e cultura Giro d’obbligo, poi, nell’acropoli, alla scoperta delle botteghe storiche di Perugia per scoprire, tra le altre cose, le antiche tecniche di tessitura di Telai Brozzetti, il mercato agricolo cittadino, il Mercato coperto con il suo progetto di recupero in atto, le botteghe del gusto e della Green Community. La troupe si è poi spostata a San Matteo degli Armeni per visitare gli orti urbani e ai i Giardini del Frontone, per un focus sul progetto Art bonus che, grazie alla generosità dei mecenati perugini sta consentendo di riqualificare alcuni monumenti della città bisognosi di restauro. Infine, un “tour” nell’acropoli per immortalare i monumenti che hanno reso famosa la città e scoprire quegli angoli meno noti, tanto amati dai turisti.

Marcello Masi

‘Paesi che vai’ ha invece deciso di approfondire il passato più remoto del capoluogo umbro. Le telecamere del programma condotto da Livio Leonardi sono andate alla scoperta di Perugia, della sua storia e cultura, dalle antiche vestigia etrusche ai sontuosi palazzi rinascimentali, per un viaggio nelle zone simbolo, da piazza IV Novembre a corso Vannucci, scovando angoli a volte nascosti, ma altrettanto significativi, con l’ausilio anche di figuranti in abiti medievali.

 

 

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