di G.R.
Un risveglio tremendo. Uno di quelli che difficilmente si possono immaginare nonostante la forte pioggia mandi segnali di monito fin dal pomeriggio prima. La bomba d’acqua che si è abbattuta giovedì sull’Umbria e Pietralunga nello specifico, ha lasciato il segno non solo sulle abitazioni private. «C’era oltre un metro d’acqua» ci racconta Enrico Paradisi, uno dei soci dell’azienda Alamar che da anni si occupa di recupero e riciclaggio di materie plastiche. I danni sono ancora evidenti facendo un giro all’interno del reparto produttivo e dei magazzini nonostante i soccorsi stiano lavorando fin dalla mattina di venerdì. Non l’unica azienda che ha avuto danni ma, per posizione geografica, è di certo tra le più colpite.
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