Samuele, mercoledì funerali a San Michele

Dopo il ricordo al campo sportivo Bastia Umbra, le esequie in programma alle 15.30. Continuano le indagini, con un botta e risposta fra gli avvocati

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Si terranno nella giornata di mercoledì a Bastia Umbra – in forma strettamente privata – i funerali di Samuele De Paoli, il 22enne morto la scorsa settimana a Perugia in circostanze ancora in corso di accertamento. Indagato a piede libero Pineiro Reis Duarte Hudson, 43enne brasiliano, che si prostituiva con nome d’arte ‘Patricia’, con cui il ragazzo era in macchina e con cui – è stato accertato – ha violentemente litigato prima di morire, in quel fosso nelle campagne adiacenti la zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte.

Liberata la salma

Mentre proseguono le indagini e si attendono i risultati degli esami (tossicologico e istologico), che tante risposte daranno sulla reale causa della morte, indirizzando quindi il processo, sul corpo del giovane ex calciatore è stata compiuta l’autopsia, che ha riscontrato come la stretta attorno al collo avrebbe potuto uccidere. I magistrati hanno quindi dissequestrato la salma, mettendola a disposizione dei familiari per le esequie, che si svolgeranno mercoledì alle 15.30 nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Bastia Umbra. Intanto, nei giorni scorsi, il ragazzo è stato ricordato con una cerimonia sul campo sportivo di Bastia Umbra.

Botta e risposta mediatico

Intanto, cominciato ancor prima dell’autopsia, è cominciato il botta e risposta fra gli avvocati della vittima (Biscotti) e dell’indagato (Gatti) sulla attendibilità o meno delle dichiarazioni rese nell’interrogatorio in questura, nella notte successiva al ritrovamento del corpo. Patricia di essere stata picchiata pesantemente, prima nella macchina poi fuori, anche con un bastone; e di aver stretto le mani attorno al collo di Samuele solo per difendersi, ma di averlo lasciato vivo. Dichiarazioni che secondo Biscotti non sarebbero veritiere in quanto la polizia non avrebbe repertato bastoni e soprattutto perché il medico legale ha giudicato plausibile che la morte sia stata provocata proprio da quella mano attorno al collo. Dal canto suo, Gatti, conferma la versione, fa riferimento ai tanti alberi della zona, i cui rami possono essere usati come ‘bastone’.

Le risposte che si cercano

L’esito degli esami dirà molto sulle cause della morte e sulle condizioni di Samuele quella sera. Gli amici, con cui aveva passato il pomeriggio, fino intorno alle 20, prima di allontanarsi, da solo, con la Panda rossa della madre, hanno raccontato che in 5 si sono divisi un grammo di cocaina. Poca roba, ma comunque potrebbe aver influito sul suo stato di salute e sul suo comportamento, considerando che Samuele non era certo un tossicodipendente. Altre risposte arriveranno dall’analisi dei cellulari: sia per capire le telefonate che vittima e indagato hanno effettuato, sia anche i movimenti, ricostruendo le ‘celle’ cui le sim si sono attaccate.

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