La Ternana che fatica e tanto al Liberati. Il Brescia che va molto forte in trasferta e che, alla pari dei rossoverdi, tra le mura amiche tende a non brillare. Fatto sta che per i ragazzi di Cristiano Lucarelli il girone di ritorno parte con uno dei confronti più complicati dell’intero campionato: di fronte c’è il gruppo di Filippo Inzaghi, secondo in classifica alle spalle del Pisa. «I tifosi ci hanno chiamato sotto la curva quattro-cinque volte. Con la loro saggezza e l’incoraggiamento sono rusciti a farmi sentire più in colpa», un passaggio del tecnico livornese nel commentare gli ultimi accadimenti e le diverse critiche ricevute. Qualcosina ha lasciato il segno. Calcio d’inizio alle 14 con direzione di gara affidata a Federico Dionisi della sezione de L’Aquila.
Ternana, duro impatto con la B: 0-2 Brescia. «Approccio teso»
Lucarelli
La pancia e il criterio
La Ternana ha un solo positivo al Covid per ora. Il periodo peggiore è alle spalle. Ma c’è da risollevarsi subito dopo il 2-4 subito per mano dell’Ascoli: «La squadra – le parole in conferenza stampa del 46enne – sta discretamente meglio rispetto a come, purtroppo, abbiamo potuto preparare la settimana precedente. Recuperati quasi tutti gli effettivi, sono contento di essere ritornato al mio posto e di poter incidere non solo dal punto di vista tecnico/tattico ma anche a livello motivazionale; quando c’è l’allenatore è tutto diverso. Accettiamo le critiche – ha aggiunto, ci ritornerà anche più avanti – anche se talvolta vengono fatte più con la pancia che non per criterio». Davanti un avversario temibile che già nel fortino rossoverde ha dimostrato di poter pungere con estrema facilità: «Il Brescia è strutturato fisicamente con chili e centimetri, e di base è veloce. Ne sappiamo qualcosa. In trasferta è più facile che in casa perché per fare la partita ci vuole un lavoro mentale importante. Più semplice difendersi e ripartire». Le Fere non vincono da cinque gare consecutive ufficiali, coppa Italia compresa.
Federico Furlan
Riecco Furlan. Covid alle spalle
Torna tra i convocati l’esterno veneto: «Ha avuto un infortunio, una lesione muscolare non facile per il percorso di guarigione. Il problema Covid da un punto di vista del decorso è passato; domani ci metterò del mio, la fase della formazione fatta dai medici – ricorda le dichiarazioni pre Ascoli – è passata. Di questo non si è tenuto conto dei giudizi». Un Lucarelli che più volte parlerà del 2-4 con i marchigiani per, in sostanza, far presente che non gli sono andate così a genio i ‘rimproveri’ ricevuti: «Prima di quel match venivamo da una sconfitta (Benevento) nelle ultime sette sfide. Ho il dovere di mantenere l’equilibrio perché abbiamo tante componenti che magari lo perdono facilmente. Noi dobbiamo insistere su questa strada: serve analizzare le situazioni di campo reali, non quelle da bar e social. Occorre essere più stabili nelle valutazioni, non devono essere di pancia, per antipatia o simpatia. La costruzione è un programma a lunga scadenza», ha puntualizzato. I convocati sono 25: gli indisponibili sono Kontek, Martella, Proietti, Ndir, Mazza e Ortolani.
Il Liberati
Lo scudo delle statistiche e le intemperie
L’ultima parte della conferenza è incentrata su questo. Con flashback e numeri: «Se la macchina va fuori strada diventa un problema, dobbiamo essere granitici al nostro interno e non farci condizionare dalle intemperie che si sono ogni volta che si cade. Ci siamo tirati fuori dopo le prime tre sconfitte e in seguito ai ko con Cosenza e Como: non vorrei che anche la partita ci creasse strascichi gratuiti. Questo è l’unico campionato dove si può vincere e perdere con chiunque, per quel che ci riguarda possiamo far gol a chiunque. I 31 gol presi? In tutte le maniere, è una questione di mentalità e attitudine. Se tutti partecipiamo alla fase difensiva nello stesso modo i risultati sarebbero facilmente riscontrabil; è lì che dobbiamo migliorarci». A questo punto il livornese ha tirato in ballo tutti i gironi d’andata rossoverdi in serie B ed i ‘suoi’ numeri per, in estrema sintesi, far presente che il bottino collezionato non è così malvagio: «Non dimentichiamoci che a parte la Ternana vincitrice dei campionati di serie B e quella di Beretta, questo è il gruppo che ha fatto più punti in serie B; 120 punti da quando ci sono io». Insomma, una sorta di difesa statistica.
La curva nord ed i giocatori post Ascoli
Il mercato al palo, le critiche e il non navigare a vista
Di arrivi (Sky ha lanciato il nome di Benali) nemmeno l’ombra nonostante le evidente difficoltà nel sistema difensivo: «Ho sposato una filosofia societaria che, con me, fu chiara dal primo colloquio che feci con il ds Leone nell’agosto 2020. Le squadre bisogna farle a luglio. Poi se c’è un infortunio o un qualche giocatore che va via, se si manifesta palesemente un’esigenza si può intervenire a gennaio. Sempre – il pensiero di Lucarelli – se si trova disponibilità delle altre squadre a cedere i pezzi migliori. Non si parla di soldi miei né dei vostri, il presidente ne ha messi già abbastanza. Se la società mi chiede parere lo do tenendo in considerazione ciò che abbiamo fatto per cementare questo gruppo. Bandecchi – ha aggiunto – guarda a 360 gradi e anche alla forma del risultato. Ci sono da prendere le bastonate, secchiate di m., critiche del barista? Le prendiamo, ma sappiamo dove vogliamo arrivare ed è tanto. Di solito si naviga a vista, qui c’è un percorso. Non stiamo accattonando il singolo risultato ma costruendo una mentalità. Nessuno è turbato o preoccupato, bisognerebbe – la critica – cercare di aiutare lasciando da parte simpatie/antipatie. Il punto di unione deve essere il bene della Ternana, altrimenti diventa una polveriera. I tifosi? Ti senti dare una lezione di vita dal quale, magari, ti aspettavi insulti. L’intelligenza degli ultras è notevole rispetto a certe critiche». Sabato parola al campo, poi lunga pausa. Ci sarà ulteriore tempo per riflettere.
