Terni, 16 anni alla madre-omicida Giorgia

Condannata la 28enne che aveva abbandonato il figlio appena nato nel parcheggio dell’Eurospin. Il piccolo era morto alcune ore dopo

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16 anni di reclusione per omicidio volontario. Questa la sentenza emessa dal tribunale di Terni – giudice Barbara Di Giovannantonio – con le modalità del rito abbreviato, nei confronti di Giorgia Guglielmi, la 28enne ternana che il 2 agosto del 2018 aveva abbandonato il figlio appena nato nel parcheggio dell’Eurospin a borgo Rivo. Lì, il piccolo era purtroppo morto a causa dell’assenza di qualsiasi cura e la donna era stata arrestata dalla polizia di Stato in seguito alle indagini condotte dalla squadra Mobile di Terni. In aula sono state accolte in toto le richieste formulate dal pm Barbara Mazzullo che, a sua volta, aveva chiesto 16 anni di carcere. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro i prossimi 90 giorni.

VIDEO – PARLANO GLI AVVOCATI DI GIORGIA GUGLIELMI: «NON VOLEVA UCCIDERE»

2 AGOSTO 2018, NEONATO MORTO NEL PARCHEGGIO DELL’EUROSPIN: LA TERRIBILE SCOPERTA

La sentenza

La sentenza è stata emessa nel primo pomeriggio di mercoledì. Il giudice ha ritenuto sussistente l’ipotesi di omicidio volontario, ritenendo equivalenti le attenuanti generiche e l’aggravante contestata – il rapporto di discendenza con il piccolo -, decurtando poi di un terzo la pena in ragione del rito abbreviato. Contestualmente il tribunale ha anche disposto una provvisionale di 30 mila euro in favore dell’ex compagno della donna, il 27enne Eliano Rehpi, assistito dall’avvocato Luca Leonardi, a titolo di risarcimento per i danni patiti in seguito alla terribile vicenda: in precedenza – oltre a chiedere un milione di euro – aveva fatto sapere di voler devolvere alla figlia di due anni e mezzo, avuta dall’ex compagna, le eventuali some stabilite dal tribunale. Bimba che è stata nel frattempo affidata ai nonni paterni, mentre la 28enne si è vista sospendere la potestà genitoriale. Impassibile Giorgia Guglielmi, poi di nuovo condotta nel carcere perugino di Capanne dopo la sentenza, durante la lettura del dispositivo.

L’avvocato Luca Leonardi

«Accertata la verità dei fatti»

Per l’avvocato Leonardi – che rappresentava l’ex compagno della 28enne, parte civile – «è stata accertata la verità dei fatti ed è stato escluso qualsiasi coinvolgimento del mio assistito in questa pesante vicenda. Il giudice ha escluso il ‘semplice’ abbandono ma ha sancito come Giorgia Guglielmi abbia agito in modo preordinato, ben consapevole di ciò che stava compiendo».

 

«Non voleva uccidere»

Attraverso le proprie arringhe, gli avvocati Attilio Biancifiori e Alessio Pressi (VIDEO), difensori di Giorgia Guglielmi, hanno cercato di sostenere come il suo reale obiettivo fosse quello di abbandonare il piccolo in un luogo visibile e transitato, nella speranza che qualcuno potesse prendersi cura di lui. Nessuna volontà omicida ma, semmai, una ‘colpa cosciente’. Elemento non ravvisato dal giudice al pari dell’ipotesi di infanticidio, sostenuta dai difensori anche sulla base della perizia disposta dal tribunale con le modalità dell’incidente probatorio ed eseguita dal dottor Massimo Di Genio. Lo psichiatra aveva rimarcato la capacità di intendere e di volere, e quindi di stare in giudizio, della 28enne, sottolineando però anche lo stato di abbandono sociale e familiare in cui viveva, tale da implicare – per lei – una particolare sofferenza personale e l’incapacità di rendersi pienamente conto di cosa stava facendo e delle potenziali conseguenze. Scontato l’appello.

VIDEO – LA RABBIA DELLA ZIA DELL’EX COMPAGNO: «16 ANNI? POCHI»

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