di S.F.
Non solo criticità per alcuni progetti del Pnrr. In Comune a Terni si deve fare i conti anche con l’affanno legato al Piano periferie, rimodulato nel corso dell’estate 2024: è quanto emerge dal secondo controllo di gestione concomitante 2024 preparato dalla direzione generale dell’ente.
AGOSTO 2024, IL PIANO PERIFERIE DI NUOVO MODIFICATO: I DETTAGLI
Le percentuali sono indicative: «Dal punto di vista dell’avanzamento fisico, considerando gli interventi ultimati e in ultimazione entro il 2024 (11 su 24), si raggiunge il 45%. In termini economici l’avanzamento si attesta intorno al 25%-30%». Non il massimo. A certificarlo anche una nota della direzione guidata dal dirigente Claudio Bedini (14 ottobre 2024) che, appunto, evidenzia una serie di criticità riguardanti l’ex Gruber, stazione, rigenstart Bosco, fabbricato viaggiatori stazione, parco Rosselli, edificio ex Onmi, largo Cairoli, Secursmart Est, Area Falasca e studio di fattibilità Pit-Bosco.
AGOSTO 2021, IL ‘TAGLIO’ DELL’ANTONIANO E DELL’AREA EX HAWAII
LA RIMODULAZIONE DEL PIANO PERIFERIE 2021 E LE SCHEDE
Per cosa? Si parla di «ipotetico rischio legato al non controllo della procedura di realizzazione dell’intervento in capo a Rfi, quindi di non rispetto del cronoprogramma» per la stazione, poi «carenza di personale con possibile slittamento del cronoprogramma» in largo Cairoli, «difficoltà nella chiusura e validazione del progetto per scarsa collaborazione e omissioni da parte dei progettisti» nel caso del parco Rosselli, «ritardi in alcune forniture e carenza di personale, con possibile non rispetto del cronoprogramma» per l’ex Onmi e ancora «carenza di personale qualificato per predisposizione della gara di appalto, con conseguente necessità di supporto dalle direzioni competenti in materia» per Securmart Est. Area Falasca? «Non realizzabile entro il cronoprogramma. Necessità di rimodulazione dell’intervento, anche con individuazione di un intervento diverso». Infine il Pit-Bosco-Cmm: «Carenza di personale».
IL PIANO ORIGINARIO
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Che si fa dunque? Nelle azioni correttive viene sottolineato che la criticità principale è la carenza di personale: «L’amministrazione deve attivarsi al fine di garantire il necessario supporto alle direzioni coinvolte nella realizzazione del piano, anche attraverso la costituzione di una task force di personale tecnico a disposizione dei Rup». Vedremo se servirà .