Terni: assestamento di bilancio tra anticipo tesoreria, Pnrr e anche problema piccioni

Equilibri di bilancio 2022-2024: 10 mila euro per l’intervento urgente legato ai volatili a palazzo Spada. Tutte le richieste per maggiori spese e gli incrementi rispetto alle previsioni

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di S.F.

«Interventi urgenti per il settore sanitario. Necessità di intervenire per il ripristino delle condizioni di igiene e decoro di palazzo Spada a causa della massiccia presenza di piccioni e relativo guano». Per dieci mila euro. C’è anche questa curiosità legata all’emergenza volatili nella proposta di assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibrio per gli esercizi 2022-2024 del Comune di Terni: confronto in III commissione consiliare e in aula tra venerdì e la prossima settimana. C’è anche l’aggiornamento del Dup a causa della variazione del programma triennale dei lavori pubblici. Di mezzo anche le numerose modifiche per il Pnrr e la sentenza 41 della Corte dei conti sull’anticipazione di tesoreria 2017.

ANTICIPO TESORERIA 2017, NUOVO SCONTRO IN CONSIGLIO

La situazione odierna

Il guaio piccioni

Da mesi a questa parte palazzo Spada, quantomeno se si parla di guano dei piccioni, è in condizioni pessime. Un biglietto da visita per ospiti e cittadini tutt’altro che ottimale, perdurato per mesi. Ora finalmente – umbriaOn aveva già scritto del tema a marzo, quando la situazione era già nefasta – qualcosa si muove: in uno dei documenti a corredo dell’assestamento di bilancio appaiono 10 mila euro in più per l’intervento urgente (qualcosa è già stato rimosso nel confrontare lo stato odierno con quello delle scorse settimane) in tal senso. Sono stati finanziati. La richiesta è partita dal dirigente all’ambiente Paolo Grigioni su input dell’esecutivo, d’altronde era impossibile non accorgersi della problematica.

LA SENTENZA DELLA CORTE DEI CONTI (SEZIONE GIURISDIZIONALE)

Le richieste di maggiori fondi/introiti: problema piccioni

Anticipazione di tesoreria

Passando a temi più tecnici e di rilievo nell’ambito generale del bilancio, non poteva manca la sentenza 41 della Corte dei conti – sezione giurisdizionale – a favore di Unicredit per l’anticipazione di tesoreria 2017: c’è il finanziamento degli interessi passivi di competenza comunale per un totale che sfiora l’1,2 milioni di euro. Si tratta di 639 mila euro per interessi al 31 dicembre 2016 ed interessi debitori al 31 dicembre 2017 per 532 mila euro. In più (voce a parte) risulta un mezzo milione per l’accantonamento dell’anticipazione di tesoreria. Ulteriore curiosità: ci sono 20 mila euro in più per le iniziative di Natale. In totale la cifra complessiva per gli input di maggiori spese finanziate è di 2,8 milioni. d

L’assestamento e le maggiori entrate: cimiteri e sanzioni

Maggiori entrate: i cimiteri e le sanzioni

Corposa la tabella dove vengono indicate le maggiori entrate (nel complessivo oltre 1,5 milioni) rispetto alle previsioni: in primis ci sono gli introiti per i servizi cimiteriali quantificati in un +150 mila euro rispetto al previsto. Motivo? Già accertato un aumento di 74 mila euro, dunque si calcola che alla fine si arriverà a quella cifra. Plus di 200 mila euro per le sanzioni tributarie ed altrettanti per i proventi della cascata delle Marmore. Spuntano inoltre quasi 50 mila euro per «maggiori rimborsi per incremento indennità amministratori». Si torna poi all’anticipazione di cassa e la sentenza 41 della Corte dei conti: 370 mila euro di detrazione per il finanziamento degli interessi passivi di competenza. Per quel che concerne il 2023 c’è una richiesta da 50 mila euro per la rimozione di rifiuti abbandonati. 

Le minoranze

La specifica sull’anticipazione di tesoreria

Inevitabile che alla partita contabile contro Unicredit – di mezzo giocoforza c’è anche l’Organo straordinario di liquidazione – sia dedicato ampio spazio nel deliberato: «L’operazione di anticipazione – si legge – di tesoreria si qualifica come operazione di breve periodo, che trae origine da un contratto di apertura di credito nel quale è garantito un affidamento rotativo ordinario; non è possibile far divenire un fondo rotativo un debito finanziario in grado di causare potenzialmente un disequilibrio in termini di competenza; l’anticipazione di tesoreria è stata già riscossa dal tesoriere con i primi introiti liberi, in termini di cassa del 2018; non esiste nessun debito nei confronti di terzi perché l’anticipazione di tesoreria è una semplice apertura di credito già soddisfatta e contabilizzata dall’ente», specificano i tecnici della direzione attività finanziarie. Ed in caso di definitiva soccombenza – il ricorso è stato depositato – contro Unicredit? Applicando «i principi contabili ed in particolare quello della prudenza» sono state stanziate le cifre indicate in precedenza (poco meno di 1,2 milioni per gli interessi passivi ad esempio). Per quel che concerne l’incremento di 500 mila euro viene messo nero su bianco che «confluirà, al termine dell’esercizio 2022 nella parte accantonata- Fcde del risultato di amministrazione 2022, già costituito per la fattispecie in questione per una somma pari ad 8.248.258,05 euro, giungendo ad una copertura del credito di circa il 70%, al fine di sterilizzare gli eventuali potenziali effetti finanziari negativi in termini di competenza della vicenda a termine della gestione del dissesto». Il fondo cassa al 30 giugno 2022 è di oltre 35 milioni di euro.

La dirigente Marcucci con Masselli in commissione

Gli indirizzi della Marcucci

Ad occuparsi in prima battuta della partita sono state la dirigente Grazia Marcucci e la funzionaria tecnica Alessia Almadori, responsabile del procedimento: c’è la necessità – l’input per tutti i dirigenti – di proseguire ed efficientare il monitoraggio delle entrate e delle spese, con focus particolare sul «miglioramento della gestione delle entrate e della capacità di riscossione della direzione di competenza; l’attività di verifica puntuale volta a definire le attestazione delle posizioni ricognite e non riconosciute contenute nel presente provvedimento e ulteriore puntualizzazione di eventuali posizioni debitorie in essere» e continuare nel «mancato ricorso all’anticipazione di tesoreria e nel migliorare la situazione di cassa attraverso l’attuazione sinergica e coordinata di tutte le misure necessarie e concordate». Confronto in arrivo sul tema. «Per ottimizzare i lavori del consiglio comunale – spiega il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti – e per adempiere a scadenze perentorie per normativa nazionale. Ho deciso di integrare l’ordine del giorno di lunedì con gli equilibri di bilancio. Si tratta di un atto fondamentale, i cui termini di approvazione scadono il 31 luglio, che va a completare le azioni finanziarie dell’Ente per il 2022».

In aula anche Carlo Ulisse Rossi del collegio dei revisori

Il confronto in commissione

Venerdì mattina a palazzo Spada per parlarne c’erano due esponenti del collegio dei revisori dei conti (Carlo Ulisse Rossi, Fiorella Pezzetti), l’assessore Masselli, la dirigente Marcucci, la funzionaria Almadori e la collega di direzione Nadia Navarra: «Il ricorso alle sezioni riunite della Corte dei conti – ha riepilogato il titolare al bilancio del Comune – è stato depositato il 15 luglio ed è aumentato l’accantonamento per i fondi di dubbia esigibilità per 500 mila euro. Alla data odierna non è stata utilizzata né l’anticipazione di tesoreria né quella di cassa, vuol dire che sono state utilizzate risorse proprie per i pagamenti». Sponda minoranza sono andati in pressing sull’anticipazione di tesoreria Alessandro Gentiletti di Senso Civico, Francesco Filipponi del Pd e Valdimiro Orsini del Gruppo Misto (a quest’ultimo risponderà Ulisse Rossi): «Ok, viene sottolineato che formalmente non c’è un debito per questa vicenda, ma c’è la necessità di rientrare degli importi trattenuti dal tesoriere. C’è stato un accordo in tal senso?». L’esponente Dem ha invece puntato sulle maggiori entrate per tributi e servizi cimiteriali, chiedendo inoltre delucidazioni sui maggiori rimborsi per l’incremento delle indennità degli amministratori e sulla cifra stanziata per la manutenzione della fontana di piazza Tacito. Se ne riparlerà probabilmente in maniera più approfondita lunedì in consiglio. Masselli in replica ha voluto chiarire una cosa: «Il ricorso è stato fatto tramite avvocatura comunale e non con un professionista esterno come avvenne per il piano di riequilibrio 2016». Cinque favorevoli, due contrari ed un astenuto, fine della storia.

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