Terni, bando mense: «Subito sospensiva»

Giovedì mattina è scaduto il termine per l’assegnazione del servizio di refezione scolastica, il CoSec: «Bloccare la procedura»

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Alcuni rappresentanti del CoSec

Alle 12 di giovedì 11 maggio è scaduto il bando – valore di oltre 20 milioni – per la concessione del servizio di ristorazione scolastica (Danila Virili è la responsabile unica del procedimento). Mense, altra questione legata all’inchiesta ‘Spada’ (il filone non è stato archiviato e le indagini sono tuttora in corso) e che sta creando più di qualche disagio all’amministrazione comunale di recente: il CoSec, alla scadenza del bando, si rifà sotto. Chiedendo lo stop.

del CoSec

La difficile situazione amministrativa che attraversa la nostra città, profondamente scossa dai recenti eventi giudiziari, pone numerosi interrogativi sull’effettiva legittimità nell’avvio della procedura di assegnazione del servizio di refezione scolastica.

TERNI, INCHIESTA ‘SPADA’ E RISCHIO STALLO PER I LAVORI PUBBLICI

Un appalto tra i più importanti, sia da un punto di vista economico, 20.526.028,00€ di valore stimato per una durata massima di sette anni, che sotto un profilo qualitativo, vista la tipologia di utenza destinataria; e che cade in un momento di massima incertezza per la funzione amministrativa.

TUTTO SULL’INCHIESTA CHE HA TRAVOLTO PALAZZO SPADA

Ad oggi, infatti, sull’appalto per tale servizio vi sono indagini in corso e lo stesso Gip ha ritenuto opportuno richiamarle tra le motivazioni espresse all’interno dell’ordinanza che ha dato il “là” all’arresto del primo cittadino, sulla base di un supposto “pericolo di reiterazione del reato”.

‘SOSPESI’ RENATO PIERDONATI E FEDERICO NANNURELLI

Un’opaca storia quella del servizio di refezione, che non abbiamo mai mancato di denunciare fin dal principio, quando, sulla base dell’assenza di trasparenza nel rendere pubblici i dati economici di 8 anni di gestione del servizio, decidemmo di disertare i tavoli di partecipazione: una scelta che, ad oggi, visti gli esiti e gli ulteriori sospetti di mala gestione emersi, non possiamo che definire lungimirante.

INSETTI ALLA ‘DE FILIS’, L’ASSESSORE DE ANGELIS: «URGONO SPIEGAZIONI»

Tiziana De Angelis

Alla mancata consegna dei dati si sono infatti susseguiti: la scoperta di un debito milionario nei confronti della R.T.I. Cns-All Foods e la “scomparsa” delle quote versate dall’utenza per l’a.s. 2014/2015, la mancanza di un appalto univoco e lo sperpero di risorse nell’acquisizione delle derrate per la gestione diretta, l’ampio superamento della soglia del 20% prevista per l’importo iniziale dell’appalto, a causa dell’assegnazione in corso di ulteriori 8 scuole; insomma una vera e propria baraonda di cattive sorprese.

INSETTI NEL CIBO, ALLFOODS TEME IL DOLO

Non ultima la mancata esecuzione di sanzioni pecuniarie, a fronte delle numerose e anche recenti irregolarità riscontrate nel servizio, con il totale silenzio alla nostra richiesta di decurtazione delle cauzioni, su cui la Cns-All Foods aveva fatto richiesta di sblocco. Oltretutto, la scelta della composizione della commissione aggiudicataria per il nuovo appalto, capeggiata dalla attuale Dirigente di Dipartimento, non potrà di certo avvenire, visti gli eventi, sulla base dell’organico interno a disposizione dell’ente, considerando anche l’avviso di garanzia ricevuto da uno dei papabili componenti.

Lo stesso mancato inserimento dei punti contenuti all’interno della D.C.C. n.195 del 31 maggio 2016, pur richiamata tra gli indirizzi del bando, presuppone possibili azioni legali. Riteniamo dunque necessaria un’immediata sospensiva al prosieguo della procedura di assegnazione del servizio di refezione scolastica, al fine di non incorrere in ulteriori spiacevoli eventi a carico dell’amministrazione competente.

IL CAPITOLATO D’APPALTO

Intanto,  sulla questione dei Sec, si continua ad andare avanti per tristi similitudini: l’apertura di un nuovo servizio integrativo al posto del ‘Grillo Parlante’, l’annunciata  trasformazione delle scuole comunali in attività laboratoriali sullo stile del “baby parking” e il potenziamento delle ore di ‘Casa d’Alice’ e ‘Pollicino’, a nostro avviso rappresentano la chiara dimostrazione di come si scelga di dirottare i finanziamenti pubblici a favore di una gestione privata, a scapito del ruolo educativo e didattico fino ad oggi ricoperto dall’ente pubblico.

La dirigente Danila Virili, rup per il bando in questione

Come si può continuare a parlare di risparmio e riorganizzazione dopo anni di affidamenti diretti milionari, se si continuano a favorire gli interessi del privato, nonostante la chiusura di tre scuole? Non vi è inoltre nessuna traccia del servizio per il sabato mattina, che si sarebbe dovuto attivare per i nidi comunali: il tardivo questionario di sondaggio sulla volontà dell’utenza, che avrebbe dovuto essere distribuito all’apertura delle iscrizioni, così come dichiarato durante i tavoli tecnici, risulta del tutto inesistente.

Dinanzi a tale ignobile coacervo di bugie e alla ormai palese volontà, dichiarata, di procedere allo smantellamento dei Servizi educativi comunali a favore del privato, riteniamo doveroso come CoSec ritirare la nostra disponibilità al prosieguo della discussione avviata all’interno dei tavoli tecnici. Per i diritti dei bambini continueremo a lottare.

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