Prima un scarafaggio – con relativo corollario di polemiche e sospetti – poi una mosca. Stesse modalità, stessa scuola – solo il tipo di insetto era diverso – e, ovviamente, stesse preoccupazioni da parte di tutti.
La storia Alla scuola ‘De Filis’ di Terni – era stata la prima denuncia – un bambino aveva trovato uno scarafaggio nel piatto ricevuto in mensa. Sempre alla ‘De Filis’ – era stata la seconda denuncia – un altro bambino nel piatto aveva trovato una mosca. Sotto accusa, ovviamente, era finita la All Foods, l’azienda che cura il servizio di refezione e che appare destinata ad continuare a farlo – c’è un bando aperto, ma è la grande favorita – anche in futuro. Solo che questi due ‘casi’ rischiano di minarne alle fondamenta la credibilità. Ed ecco la reazione.
La tecnica L’azienda esce allo scoperto e in una nota nella quale, oltre a ricordare che prepara 18 milioni di pasti all’anno e che «una coincidenza simile» non si era mai verificata; spiega dettagliatamente quale sia la procedura seguita nella preparazione stessa. E poi passa decisamente al contrattacco.
Caso impossibile «Abbiamo fondati motivi di escludere la possibilità che un qualsivoglia corpo estraneo, presente fin dal momento della preparazione del prodotto, possa essere sfuggito alla serie dei controlli posti in essere dai nostri operatori per poi finire nel piatto destinato all’utente finale. A ciò va poi aggiunto che la mosca in questione, sottoposta ad analisi da parte di un laboratorio accreditato, si presentava in perfetto stato di conservazione ed assolutamente integra, circostanza questa incompatibile con il processo di lavorazione e condimento sopra descritto».
Il sospetto Questo, secondo All Foods, «può significare una sola cosa, e cioè che la mosca è finita nel piatto dell’alunno proprio nel momento in cui lo stesso stava per essere consumato. La ripetitività di questi incresciosi episodi, nella stessa struttura scolastica, sempre nelle classi di scuola media, le modalità con cui sono stati rinvenuti questi ‘corpi estranei’, il fatto che gli episodi in questione si sono verificati proprio a ridosso e durante lo svolgimento delle procedure di gara europea per l’affidamento del servizio mensa, l’ampio eco mediatico che gli stessi hanno avuto e la campagna denigratoria che ne è seguita, ci hanno quindi spinto a tutelare l’immagine della nostra azienda e a verificare fino in fondo le responsabilità di quanto è accaduto, ragione per cui abbiamo già dato mandato ai nostri legali di depositare una denuncia penale alla competente autorità giudiziaria».