Terni, Cardeto: dove giocare è proibito

Cartelli intimidatori impediscono ai bambini di fare quello che a loro riesce meglio

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di Francesca Torricelli

Ricapitolando. I bambini di quartiere Cardeto al parco omonimo non possono giocare, o meglio, dal 30 maggio possono farlo, ma solo in una piccola area. Ma non possono giocare sotto casa, tanto che, sul alcune palazzine di viale Battisti proprio nelle vicinanze del parco sono stati fatti affiggere dei cartelli con dei divieti. La domanda sorge spontanea: dove potranno dar sfogo, quindi, alla loro giovane età?

Terni parco cardeto aperto (6)

I bambini nella piccola area aperta del parco Cardeto

Il parco Con la chiusura del parco Cardeto – nel marzo 2013 – per una riqualificazione, i bambini residenti della zona, per poter giocare un po’, sono stati costretti a radunarsi sotto i loro palazzi. Anche se le mamme non erano poi così tanto tranquille, perché poco distante, lungo la strada, le auto sfrecciavano a tutta velocità. E infatti, il comitato di quartiere si era più volte radunato per protestare ai continui ritardi dei lavori del parco.

I residenti I bambini che giocavano sotto casa però, oltre a tenere un po’ in apprensione le mamme, davano fastidio agli abitanti del quartiere. «Io rispetto la loro giovane età e la voglia di giocare, ma non si può prendere a pallonate le colonne del palazzo alle 2 del pomeriggio», ha detto una signora che abita in una delle palazzine, che ha aggiunto: «Non è mica colpa loro, intendiamoci, è di chi li lasciava lì senza controllarli, senza dargli delle regole. Le pareti e le colonne le hanno fatte diventare nere dallo sporco e addirittura, con una pallonata, hanno rotto un citofono. Bé, mi sembra un po’ troppo».

I negozianti Anche i negozianti non erano molto sereni: «Le loro pallonate arrivavano anche sulle nostre vetrine, era pericoloso», ha detto una ragazza che lavora in un negozio del quartiere. «Urla, strilli e schiamazzi vari, a tutte le ore, iniziavano ad infastidire i residenti. Inoltre, gli anziani che andavano a fare la spesa nel supermercato qui vicino non si sentivano molto sicuri. L’equilibrio a una certa età è precario, lo sappiamo, e un signore un giorno per poco non cadeva per evitare una pallonata». La ragazza non ne è sicura, «ma credo che i residenti, aiutati dall’amministratore di condominio, abbiano addirittura fatto denuncia contro ignoti per i danni subito ai palazzi».

Uno dei cartelli di divieto

Uno dei cartelli di divieto

I cartelli Quindi basta. Sotto casa non si può giocare, pena una multa, e anche salata. Nei cartelli apparsi sulle colonne delle palazzine di via Battisti, si legge chiaramente che: “Sulle vie e piazze è proibito di giocare alla palla e di eseguire giuochi consimili che possano arrecare disturbi e pericoli ai passanti”, con una multa dai 25 ai 150 euro; “I bambini non possono essere abbandonati sulla pubblica via”, una sanzione dagli 80 ai 480 euro; infine “Sono considerati atti contrari alla quiete pubblica e come tali vietati gli schiamazzi e le grida nelle vie e piazze tanto di giorno che di notte”, una multa dai 30 ai 180 euro.

Chiarimenti umbriaOn, per avere ulteriori  chiarimenti in merito alla questione, ha contattato telefonicamente l’amministratore di condominio, il signor Alessio Paolucci , che però ha risposto chiaramente di non voler «rilasciare nessuna intervista in merito».

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