di S.F.
Una trasformazione con riduzione della superficie lorda dai 2.436 metri quadrati attuali a 1.765 mq. Per farci cosa? Venticinque camere per un complessivo di quarantanove posti letto – più relativi spazi funzionali – a fini ricettivi extralberghieri e la realizzazione di una residenza temporanea per categorie sociali disagiate per l’assistenza ai familiari ricoverati al ‘Santa Maria’ di Terni. È ciò che prevede il maxi progetto di ‘conversione’ per l’ex Milizia di via Campomicciolo, da sempre al centro di polemiche e scontri politici. Si tratta di un progetto rientrante nell’ambito del Pnrr e la proposta è di Ater Umbria.
«L’EX MILIZIA? NON LA VUOLE NESSUNO»
LA PROPOSTA DELLA GIUNTA REGIONALE DA 5 MILIONI DI EURO
L’atto arriva a palazzo Spada
La proposta è in arrivo a palazzo Spada, in particolar modo in mano ai consiglieri della I commissione consiliare. Il motivo è semplice: serve la specificazione della destinazione d’uso perché si tratta di un’area destinata ad attrezzature di interesse comune. Il complesso a tre piani fu realizzato da Ater dopo la demolizione della struttura preesistente e, come ben noto, l’intenzione originaria era di impiegarlo come centro di ricerca sulla biologia molecolare con focus sulle cellule staminali. La storia su come non si è sviluppata la vicenda su questo binario è più che chiara: non è mai entrato in funzione e al momento è inutilizzato. Un discreto spreco. In sostanza – polemiche in vista ovviamente – per renderla una struttura extralberghiera serve mettere nero su bianco la destinazione d’uso per ‘esercizi pubblici e commerciali’. Giocoforza saranno da adeguare anche le opere di urbanizzazione. Il responsabile unico comunale del procedimento è l’architetto Antonino Cuzzucoli, mentre per Ater ci ha pensato l’ingegnere Luca Federici a firmare la dichiarazione sostitutiva di certificazione.
LO SCONTRO POLITICO SULL’EX MILIZIA NEL 2020
«CAPIMMO SUBITO CHE NON POTEVA ANDARCI LA CELL FACTORY»
SIAMO IN ZONA ‘CULLA PER LA VITA’
Il progetto in dettaglio
Il progetto si basa sul Pnrr e in particolar modo sul fondo complementare ‘Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica’. Da ricordare che l’Ater è proprietaria dell’ex Milizia grazie ad una specifica convenzione del settembre 2016, la concessione edilizia per lo sviluppo della struttura è datata novembre 2001 e l’autorizzazione unica inerente il permesso di costruire – in variante – per i laboratori di ricerca scientifica è del marzo 2006. Per la rifunzionalizzazione l’obiettivo è posizionare dodici camere al piano terra e tredici al primo, mentre per quello interrato si parla di venticinque posti auto pubblici. All’esterno ne sono previsti undici lungo via Malnati. Ci sarà la trasformazione della struttura metallica esistente con tanto di rivestimento a coprire la facciata sud-est; quindi balconate sugli affacci delle camere, pannelli fotovoltaici e chance di bar/ristorazione. Per quel che concerne il verde l’input è per realizzare 585 metri quadrati di verde attrezzato di pertinenza. Confronto in arrivo.