Terni, ex Milizia: «Danni per 7 milioni»

Li contesta la procura regionale della corte dei Conti ad ex dirigenti del Santa Maria e dell’Ater. Memorie difensive entro il 2 ottobre

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Un danno erariale stimato in oltre sette milioni di euro – pari alla cifra investita a suo tempo da Ater e Regione Umbria per rimettere a nuovo l’edificio – che la procura della corte dei Conti dell’Umbria chiede indietro ad alcuni ex dirigenti dell’ospedale Santa Maria di Terni e dell’Ater in merito all’ex Milizia, l’edificio che avrebbe dovuto ospitare il centro di ricerca sulle cellule staminali e la cui situazione si è sbloccata di recente con la proposta di acquisto formulata dall’azienda ospedaliera all’Ater.

Percorso ad ostacoli Le citazioni a giudizio riguardano gli ex direttori generali del Santa Maria Gianni Giovannini e Leonardo Macchitella, gli ex direttori amministrativi Roberto Noto e Giuseppe Legato e l’ex direttore dell’Ater Alfredo Di Patrizi. La procura contesta, in sostanza, il mancato utilizzo – l’origine del progetto del centro di ricerca sulle cellule staminali risale al 2004 – a seguito di un investimento importante a cui non hanno fatto seguito risultati concreti. L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo ottobre. Già archiviate – in seguito alle memorie difensive presentate – le posizioni dell’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera Andrea Casciari e dell’attuale direttore amministrativo Riccardo Brugnetta.

La vicenda Solo di recente, con il venire meno del progetto base, è stato delineato un possibile nuovo futuro per l’ex Milizia, destinata ad ospitare laboratori di analisi ed altre attività ospedaliere. Un passaggio di mano che, definito in diversi aspetti ma non ancora ultimato, potrebbe portare a liberare spazi all’interno del Santa Maria, consentendo finalmente l’entrata in funzione della struttura, anche se per scopi diversi rispetto a quelli inizialmente ipotizzati.

Le difese «Per ciò che attiene le posizioni dei miei assistiti – spiega l’avvocato Patrizia Bececco che difende Noto e Giovannini, oltre ad aver già ottenuto le archiviazioni di Casciari e Brugnetta – stiamo predisponendo tutte le documentazioni utili a chiarire definitivamente il merito di una vicenda piuttosto complessa».

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