Tre ‘linee guida’ per arrivare nel migliore dei modi all’Iwas wheelchair fencing world championships 2023. Progetti per facilitare l’accesso allo studio, centro di addestramento per istruttori e corsi di scherma paralimpica: la strada in vista del mondiale 2023 a Terni è tracciata direttamente dal numero uno della Fis, Giorgio Scarso, ospite mercoledì pomeriggio a palazzo Spada proprio per parlare dell’evento iridato e, visto che nel weekend si inizia a fare sul serio con la 1° prova open nazionale a Bastia Umbra, di Tokyo 2020 con riferimento alle aspettative per Alessio Foconi. Ad accoglierlo mezzo esecutivo (assessori a scuola, sport, lavori pubblici, welfare e commercio) a guida Leonardo Latini, il delegato provinciale del Coni Francesco Tiberi, il leader del Circolo Scherma Terni Alberto Tiberi in compagnia del vice – nonché membro della commissione legale della Federazione mondiale – Pier Luigi Boscia, il delegato locale del Cip Tommaso Strinati e quello regionale della Fis Giovanni Marella. Più un’atleta che di recente ha saputo tenere alto il nome della città in terra d’Egitto, la ‘master’ – ribattezzata per l’occasione la ‘nuova Cleopatra’ – Elena Benucci.
NEL WEEKEND LA 1° PROVA OPEN NAZIONALE
La credibilità e i paesi in via di sviluppo
Il 73enne dirigente sportivo di Modica non è di poche parole – anzi – e gran parte della conferenza trascorre con il presidente Fis che parla di diverse tematiche. Il focus in primis è sull’assegnazione del mondiale paralimpico 2023: «Ci si è arrivati grazie alla credibilità del comitato organizzatore con l’europeo paralimpico 2018. Abbiamo inteso – ha spiegato – proporci come una Federazione capace di dialogare con tutti e in una riunione convocata abbiamo individuato un percorso per l’edizione 2021 alla Russia e due anni dopo in Italia, a Terni: ora si tratta di stilare un programma e creare una scuola di avviamento tecnico per i paesi in via di sviluppo. La scherma paralimpica ha di suo delle tecniche che molti maestri non conoscono e l’intenzione è dar vita a corsi per le Federazioni africane, del sud-est asiatico e sudamerica. Vogliamo che Terni abbia centralità sotto l’aspetto formativo; a ciò si aggiungono convegni e tappe di avvicinamento, anche per trovare risorse in più e far crescere l’aspettativa in città». Il 4 novembre al palaAscenzioni cominceranno i corsi di scherma paralimpica; nell’iter che accompagnerà la città verso l’evento c’è anche un progetto al vaglio di Comune, ufficio scolastico provinciale e fondazioni che operano sul territorio con l’obiettivo di favorire l’accesso allo studio per quanto riguarda superiori, università e scuole telematiche.
TERNI 2023, MONDIALE PARALIMPICO SCHERMA

La premiazione e la Libia
Passo indietro. In apertura è lo stesso Scarso che annuncia un fuoriprogramma: la premiazione di Francesco Tiberi (oro a squadre) ed Elena Benucci (argento individuale) ai mondiali master a Il Cairo. Doppia targa: «Per aver dimostrato che quando l’età è solo un numero e la determinazione è quella di sempre, nessun sogno è troppo lontano» per lui, «moderna Cleopatra che con tenacia, grinta e voglia di vincere è diventata la regina d’Egitto» per lei. Non male la ‘mente’ dei testi. Chiusa la parentesi, tocca a Scarso: «A Terni – annuncia – la Libia effettuerà la preparazione del mondiale. Una crescita dunque non solo sportiva, ma anche culturale» in quanto ad accoglienza, integrazione e inclusione. «Sappiamo che tra l’edizione post olimpica e quella pre olimpica di un mondiale c’è una differenza in termini di presenze di atleti del 50-60%, visto che tutti vorranno ottenere gli ultimi punti di qualificazione per i giochi a cinque cerchi, sarò a fianco del comitato organizzatore», ha sottolineato sul perché della scelta del 2023. Più conciso Strinati: «Fiero che Terni dopo gli europei organizzi un mondiale paralimpico, tutti possono mettersi in gioco e dare il loro contributo. Spero nella partecipazione di tutto il mondo della disabilità e spero che ci sarà in futuro anche un’atleta ternano con disabilità». Presenti a palazzo Spada anche il responsabile tecnico del CST, Alessandro Bartoli, e l’ingegnere Gianni Fabrizi.
L’EUROPEO PARALIMPICO DEL 2018

L’ammirazione per Foconi e il logo
C’è spazio anche per Foconi. Il fiorettista ternano non vuol fallire l’appuntamento olimpico dopo gli ultimi anni colmi di successi e podi internazionali: «Foconi è un ragazzo – l’elogio di Scarso – dalle grandissime capacità e ha tanta cultura sportiva. Sono un suo grande estimatore, per una serie di ragioni nei suoi confronti c’è particolare ammirazione: ora lo attende un appuntamento importante a Bastia Umbra perché sarà l’approccio verso un evento agonistico di alto livello, poi a novembre parte la coppa del mondo. La gara del weekend è un ‘giro di motore’ per provare le gomme ed essere in pole position per le sfide mondiali». Di certo il tifo a Terni non mancherà per lui. Esposto nell’occasione un logo con la ‘Lancia di luce’: «Provvisorio, ci sarà un progetto grafico per quello definitivo», ha evidenziato Alberto Tiberi.