9 °c
Terni
15 ° Mar
16 ° Mer
lunedì, 12 Maggio 2025
UmbriaON
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
UmbriaON

Home » Terni, l’Ast tra ‘pulizia’ e fermata prolungata

Terni, l’Ast tra ‘pulizia’ e fermata prolungata

di Marco Torricelli
2 Agosto 2015
in Ast, Economia, Imprese, In evidenza, Lavoro
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
Condividi su FacebookCondividi su X (Twitter)Invia su Whatsapp

di M.T.

Doveva essere dal 10 al 23 di agosto, ma sarà di fatto più lunga. Le date della ‘fermata estiva’ degli impianti di Ast sono infatti cambiate. Come sembrano aver subìto una brusca accelerazione le voglie di pulizia che caratterizzano il periodo che si sta vivendo in viale Brin.

Lo stop Nel reparto Acc (l’acciaieria vera e propria, quella dove si produce l’acciaio) gli impianti Fea4, Aod3, Asea e Cco7, fermeranno alle 6 di sabato 8 per ripartire alle 6 del 31; mentre gli impianti Fea5, Aod2, Cco3 cesseranno la produzione alle 6 di lunedì 10 e la riprenderanno alle 6 del 26. Il reparto Lac si fermerà alle 14 di sabato 8 e si rimetterà in marcia alle 14 del 24. Gli impianti dove si lavora il titanio (nonostante l’accordo siglato con la Loterios-Timet) saranno fermi dalle 6 del 3 agosto alle 6 del 31. A ben vedere, forse non a caso, gli unici impianti che rispetteranno i tempi di fermata annunciati sono quelli dell’area ‘a freddo’ (quella cioè nella quale si rilavora l’acciaio, ma non lo si produce), che si fermerà alle 6 del 10 agosto per ripartire alle 6 del 24.

Le manutenzioni Le fermate, ha peraltro fatto sapere Ast ai sindacati, «potrebbero slittare di un turno nel caso in cui sia necessario del tempo tecnico per la opportuna messa in sicurezza degli impianti. Nei prossimi giorni, poi, si svolgeranno incontri specifici – area per area – nei quali saranno definiti gli interventi di manutenzione che verranno effettuati sui vari impianti». Ma siccome l’azienda ha già fatto sapere che, comunque, gli obiettivi prefissati – il milione di tonnellate di acciaio fuso nel 2015 – saranno raggiunti e il sindacato ha fatto convintamente ‘sì’, con la testa – salvo poi far registrare qualche sussulto a livello di Rsu – deve essere sicuramente così.

La ‘pulizia’ Poi c’è tutta l’altra partita: quella che riguarda anche – perché non resterà un caso isolato – la Cesar Group. L’Ast, su questo non c’è possibilità di nutrire dubbio alcuno, ha imboccato una strada precisa e a quanto è dato di capire non ha nessuna intenzione di fare deviazioni. Spiegazioni ufficiali, sempre a quanto è dato di capire, è inutile aspettarsele, ma i continui riferimenti informali che vengono fatti filtrare su ‘indagini importanti’ in corso da parte della magistratura – con la quale Ast ha aperto un canale diretto e preferenziale – lasciano poco margine di manovra: da viale Brin si vuole tagliare ogni legame con quelle aziende che vengono considerate poco affidabili e appoggiarsi a chi, invece, si ritiene in grado di offrire maggiori garanzie. Il tutto con un doppio obiettivo.

Le prospettive Il primo, forse più immediato, sarebbe quello di mettere ordine nei fornitori – di merci e servizi – puntando su quelli considerati più affidabili (il criterio di valutazione potrebbe, forse dovrebbe, fornirlo proprio Ast, ma non pare essere aria). Il secondo, diretta conseguenza del primo, sarebbe quello di presentare all’esterno un’immagine ‘forte’: «Abbiamo trovato una situazione critica – il messaggio sarebbe questo – sotto molti punti di vista, ma l’abbiamo affrontata con determinazione e adesso l’azienda è in ordine». Insomma: se qualche possibile compratore, ammesso che non ci sia già, dovesse ‘affacciarsi’, troverebbe una situazione normalizzata e molto più facile da gestire. Garantisce pure il governo, secondo il quale l’Ast è «un caso di successo».

CondividiTweetInviaCondividiInvia

Articoli Correlati

Bcc di Spello e del Velino: «Un bilancio 2024 da record»
Economia

Bcc di Spello e del Velino: «Un bilancio 2024 da record»

10 Maggio 2025
Economia

Terni: tariffa suolo pubblico. Scattano i primi rimborsi post manovra

10 Maggio 2025
Economia

Leolandia Umbria: «Si ‘esplora’ il territorio per imprenditori interessati. Altrimenti liquidazione»

10 Maggio 2025
Collestrada, la Coop replica ai sindacati
Economia

Collestrada: niente ampliamento per il centro commerciale. Comune-azienda ai ferri corti

11 Maggio 2025
Terni: una storia di famiglia. Windom inaugura in corso del Popolo
Economia

Terni: una storia di famiglia. Windom inaugura in corso del Popolo

10 Maggio 2025
Al perugino Fabrizio Palermo il premio ‘Guido Carli’
Economia

Al perugino Fabrizio Palermo il premio ‘Guido Carli’

9 Maggio 2025

Meteo

Umbria
12 Maggio 2025 - lunedì
Patchy rain nearby
10 ° c
90%
5.4mh
20 c 8 c
Mar
21 c 8 c
Mer
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Termini d’uso
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contatti
  • Modifica consenso cookie
  • Umbriaon srl – P.I. 01542550551

© 2024 Copyright Umbriaon s.r.l.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video

© 2024 Copyright Umbriaon s.r.l.