Terni, Ilserv: accordo pieno di condizionali

L’unica certezza è che l’11 novembre, 47 lavoratori saranno fuori: il resto si vedrà

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di M.T.

Alla fine i numeri eccoli qui. Nero su bianco, come si dice. Perché nella sede ternana di Confindustria, nella giornata di martedì, l’accordo annunciato tra Ilserv e sindacati era bello e firmato. Tanto che mercoledì è stato, come previsto, illustrato ai lavoratori.

L'accordo siglato/1

L’accordo siglato/1

Tutto confermato Ed è tutto come ci si aspettava: tanto che «le parti – si legge nella premessa all’accordo – hanno approfondito, condiviso e congiuntamente e diffusamente esaminato la situazione, con particolare riferimento alle motivazioni del ricorso alla mobilità, già illustrate nella lettera di attivazione della procedura, nonché, alla possibilità di soluzioni alternative alla collocazione in mobilità» dei 47 lavoratori che ‘avanzano’ dopo che Ast ha annullato un appalto.

La sintesi In poche parole succederà – forse, perché i condizionali non mancano – questo: 26 addetti dovrebbero passare ad Ast (come e rimettendoci quanto, si vedrà), 15 dovrebbero essere ricollocati a svolgere alti servizi in Ilserv e 6 potrebbero andarsene definitivamente, a novembre, magari con un ‘incentivo’ economico. Dovrebbero e potrebbero: l’accordo, tra tante parole, dice proprio questo.

Le modalità La società, si legge infatti nel verbale di accordo, «in merito alle ragioni che hanno determinato la condizione dell’esubero inerenti la riduzioni turni e l’organizzazione del lavoro, ha illustrato le linee direttrici di un piano di riorganizzazione volto al recupero di efficienza e contenimento dei costi identificando, dopo attenta ed approfondita disamina con le organizzazioni sindacali, talune azioni».

L'accordo siglato/2

L’accordo siglato/2

Le azioni Ilserv ha scritto nell’accordo quali azioni intende intraprendere: «L’eliminazione del servizio di trasporto interno con navetta; l’impegno alla piena disponibilità ad accogliere gli spostamenti/ricollocazioni in relazione a nuovi servizi; nuove turnistiche e eventuali ricollocazioni interne; la riconfigurazione delle indennità come definite per Capi turno/Esperti, mediante la previsione di una indennità funzione erogata unicamente in occasione del completamento del servizio in qualità di Capo turno, sia essa svolta dal titolare ordinario della funzione che, previa adeguata formazione, da altro personale; per quanto attiene alla erogazione della formazione, riconoscerne la funzione strumentale e sociale, quindi prevedendone un regime ordinario anche con riferimento alla retribuzione; la ricollocazione del personale in un nuovo servizio (trasporto coils); l’Incremento di un turno MR impianto carbonio». Così che «la piena implementazione di tali misure comporterà il recupero di 15 unità tra gli esuberi».

L’Ast Quanto al «al già sicuro mancato rinnovo degli appalti nelle aree Lpn1/Lpn2/LAC10, la società ha già fatto presente del problema occupazionale emergente, ottenendo una disponibilità da parte della committente (l’Ast, ndr) a risolvere direttamente il problema relativamente ai 26 lavoratori di stretta pertinenza delle aree in questione».

Gli esuberi L’avverarsi delle situazioni previste, si legge ancora nell’accordo siglato mercoledì, «contiene gli esuberi ad un numero non superiore a 6», che «saranno individuati attraverso il criterio delle esigenze tecniche ed organizzative in stretta connessione con le aree/profili professionali indicati o con adesione volontaria alla mobilità». I sindacati hanno sottoscritto di dichiarare «la loro ampia disponibilità in tempi utili per agevolare l’esito positivo della negoziazione, al rispetto del percorso presentato». Manifestando tuttavia «l’esigenza di un riscontro scritto da parte del cliente coerente con il piano presentato dal momento che ritengono condizione essenziale/pregiudiziale l’attuazione di quanto previsto per la validità delle intese conclusive della procedura di mobilità».

Novembre Sempre nell’accordo, comunque e questa è l’unica certezza, è scritto che «i licenziamenti e la messa in mobilità dei lavoratori, verranno intimati entro il l’11 novembre 2015» e che «il recesso potrà essere comunicato ai dipendenti interessati, fin dal momento della sottoscrizione del presente accordo». Tutto il resto, si vedrà.

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