Terni: morta dopo incidente in viale Brin. La conducente del suv patteggia in tribunale

Un anno e otto mesi di reclusione con la sospensione della patente di guida per 16 mesi. Questa la pena avallata dal giudice

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Un anno e otto mesi di reclusione con sospensione della patente di guida per sedici mesi. Questa la pena patteggiata mercoledì, di fronte al tribunale di Terni – giudice Barbara Di Giovannantonio – da B.M., la 48enne ternana che il 15 luglio dello scorso anno in viale Brin, al volante di un suv, aveva investito la 79enne Marisa Virgili mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. L’anziana era poi deceduta in ospedale dopo quattro giorni di agonia. A dare la notizia è la società Studio 3A-Valore Spa che assiste i familiari della vittima. La 48enne era stata indagata dalla procura di Terni – pm titolare del fascicolo è Marco Stramaglia – per il reato di ‘omicidio stradale’.

Terni, non ce l’ha fatta la 79enne investita in viale Brin

Di seguito la nota della società: «La signora Virgili, 79 anni, donna tranquilla, riservata, buona d’animo, che si era dedicata per tutta la vita alla sua famiglia come casalinga e che, nonostante l’età, godeva ancora di buona salute ed era del tutto autonoma, quel mattino, poco prima delle 9, stava rincasando dopo aver fatto la spesa quando il suo destino si è incrociato con quello dell’automobilista. La quale, come ricostruito dalla polizia Locale di Terni che aveva effettuato i rilievi, alla guida di una Jeep Grand Cherokee, dopo essersi immessa in viale Brin provenendo da via della Bardesca, giunta all’altezza dell’attraversamento pedonale al civico 5, ‘per colpa consistita nella violazione dell’articolo 191 commi 1 e 4 del Codice della Strada, ometteva di fermarsi in presenza del pedone Marisa Virgili che transitava sulle strisce pedonali, colpendola e causandone la morte’».

Incidente viale Brin: «Vogliamo giustizia». L’input per il Comune

«Il resto, purtroppo, è tristemente noto – aggiunge la Studio3A-Valore Spa -. L’anziana, che dopo l’impatto era finita anche sotto il pesante Suv, era stata trasportata in condizioni disperate all’ospedale di Terni dove però era spirata dopo quattro giorni di agonia, il 18 luglio. Troppo gravi i politraumi riportati. I suoi congiunti, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso il consulente legale Matteo Cesarini si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A. che ha già ottenuto, per i propri assistiti, il dovuto risarcimento dalla compagnia di assicurazione della vettura, ma si attendevano anche una risposta dalla giustizia penale. Che oggi, per quanto parziale, è arrivata».

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