Perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere – e quindi di stare in giudizio – e l’eventuale influenza di sostanze stupefacenti o alcoliche nella sua condotta criminale. A disporre l’accertamento peritale mercoledì pomeriggio, con le modalità dell’incidente probatorio, è stato il gip di Terni Chiara Mastracchio, nei confronti del 47enne di origini cubane Osiel Mancha Pereira, l’uomo che lo scorso febbraio a Terni aveva brutalmente aggredito con un’arma da taglio l’imprenditore spoletino Luca Bruschini, 40 anni, morto quattro mesi dopo, a giugno, per le gravissime lesioni riportate.
Il presunto omicida, non ancora tale al momento dell’arresto, visto che l’imputazione di omicidio volontario aggravato gli è stata contestata dopo la scomparsa dell’imprenditore aggredito, era stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Terni e ristretto in carcere, dove tuttora si trova, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’accertamento psichiatrico, che verrà condotto dal professor Stefano Ferracuti, è stato chiesto dal pm Marco Stramaglia e anche dalla difesa di Osiel Mancha Pereira, rappresentata dagli avvocati Luca Ragonesi e Marco Valerio Mazzatosta. Il perito avrà 60 giorni di tempo, dall’11 novembre, per completare il proprio lavoro che verrà portato all’attenzione del tribunale nell’udienza già fissata per il prossimo 15 gennaio. In base alle risultanze, si deciderà se il 47enne cubano potrà essere giudicato o meno. I familiari della vittima sono invece assistiti dall’avvocato Attilio Biancifiori, anche lui presente mercoledì in udienza.
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