Terni, palazzo Primavera: ora per il fine lavori si punta ad ottobre – Fotogallery

Martedì mattina il sopralluogo della I commissione. C’è la revoca di un’aggiudicazione rispetto ai tre stralci, vale 168 mila euro

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di S.F.

Conclusione lavori e riapertura al pubblico di palazzo Primavera a Terni? Bene che vada se ne parla per ottobre 2024. Con ogni probabilità – tenendosi un po’ larghi – accadrà entro la fine dell’anno. L’aggiornamento è emerso durante il sopralluogo della I commissione per fare il punto della situazione sui tre stralci funzionali per la riqualificazione dello storico edificio. Di mezzo c’è anche una revoca di aggiudicazione.

SETTEMBRE 2023, PALAZZO PRIMAVERA: SCATTA IL RESTYLING ENERGETICO

Fioretti e Claudiani

I tre stralci

A fare da cicerone ci ha pensato in particolar modo colui che sta seguendo in prima battuta – l’altro è il collega ingegnere Nazareno Claudiani, l’energy manager del Comune – l’iter, l’architetto Carlo Fioretti. Palazzo Primavera è in fase di restyling in tre stralci: opere edili, efficientamento energetico (illuminotecnico) e del sistema termico. Procedura complessa. In corso ci sono gli ultimi due. E il primo? «C’è stata la revoca dell’aggiudicazione perché il consorzio non ha presentato la documentazione per la stipula contrattuale». Dunque tutto da rifare. In tal senso ci sarà la richiesta dei preventivi e il nuovo affidamento inferiore a 150 mila euro: «Quando finiranno il II e III stralcio, si inizierà con le opere edili», il chiarimento del Rup. In loco anche l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi.

LA REVOCA DA 168 MILA EURO – DOCUMENTO

Il sopralluogo

La sala prove

Fioretti ha dato delucidazioni tecniche e pratiche su ciò che sarà sistemato: sottolineato in particolar che, per alcuni aspetti, ci sono stati problemi che hanno compromesso la possibilità di avere le certificazioni di legge. Il palazzo l’ultima volta è stato ristrutturato circa venticinque anni fa: «Stiamo lavorando per consentire allestimenti e mostre in modo più efficace». Focus anche sui convettori, il sistema di illuminazione nuovo già visibile e la grande sala: «Qui c’erano due problemi, acustico e visivo. Il progetto originario prevedeva la demolizione della grande trave, complicato. Quindi abbiamo dato un incarico ad un ingegnere del suono per il miglioramento acustico. Rivestiremo – ha aggiunto Fioretti – con dei pannelli, poi rimodulazione della distribuzione delle sedute. Toglieremo le due in fondo». Tutto ciò per ottimizzare il tutto. Capienza? Circa 260 persone. In passato l’area è stata utilizzata dal conservatorio Briccialdi per le prove.

Fioretti, la pazienza e la revoca

Al termine del ‘giro’ si arriva al nodo, vale a dire le tempistiche: «Tutti ci chiedono di andare avanti – lunedì il sindaco Bandecchi si è esposto a suo modo su largo Cairoli e il sottopasso di Cospea, ndr – su tutto, ma siamo sempre le stesse persone a fare gli atti. Vogliamo essere il più celeri possibile. Ora facciamo i preventivi per le opere edili ed entro giugno avremo l’impresa. Massimo entro ottobre speriamo di poter chiudere», ha puntualizzato Fioretti. «Firmare i contratti senza la certezza del finanziamento è un problema, ci è stato attestato con un po’ di ritardo da parte della Regione», l’ultima specifica. Per fine maggio intanto dovrebbero terminare i lavori degli altri stralci. La revoca ha riguardato il Consorzio stabile Opera Scarl di Roma: l’11 maggio 2023 gli erano stati aggiudicati i lavori per un importo complessivo di 168 mila euro.

LE FOTO (IN FONDO QUELLE DI ALBERTO MIRIMAO)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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