Pnrr Terni, casa e ospedale di comunità: approvati i progetti esecutivi

Via libera complessivo da oltre 5 milioni di euro per le strutture di viale Trieste e Trento. Li realizzerà la Strever di Chieti

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di S.F.

La ristrutturazione con nuova costruzione in viale Trieste della Casa della comunità per un quadro economico di 4,3 milioni di euro e il restyling con completamento in viale Trento 34 per l’Ospedale di comunità da 808 mila euro. Per un totale che supera di poco i 5 milioni: la Usl Umbria 2 venerdì ha approvato i due progetti esecutivi – con validazione – legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. In entrambi i casi a realizzarli sarà la stessa ditta, vale a dire la Strever Spa di San Salvo di Chieti (nel 2020 nota per la partecipazione alla gara per la scuola Matteotti). Motivo? Un accordo quadro generale che coinvolge l’area centrale dell’Italia.

LA VERIFICA ARCHEOLOGICA PER IL PROGETTO
NOVEMBRE 2022, LA PROGETTAZIONE ED I DETTAGLI

La Casa di comunità

L’opera più importante è la Casa della comunità che, come noto, sarà sviluppata attraverso un lavoro di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria delle palazzine 1 e 2 dell’ex Cim di Terni, il Centro igiene mentale con costruzione risalente al 1973. Un punto con «accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria, sociosanitaria a rilevanza sanitaria e in un luogo di prossimità, ben identificabile e facilmente raggiungibile dalla popolazione di riferimento». Previste anche demolizioni. A questo passaggio si arriva dopo il lavoro progettuale svolto dalla Ea Group insieme all’ingegnere Giovanni Moscato, la Soc.Aps srl e l’ingegnere Federica Perugini. L’importo contrattuale è fissato in 3,3 milioni di euro. Il coordinamento della sicurezza sarà in mano alla React Studio srl.

L’OSPEDALE DI COMUNITÀ CON IL PNRR
PIOGGIA DI MILIONI PER LE USL CON IL PNRR

L’ospedale di comunità

Meno impattante il secondo progetto Pnrr sanitario su Terni. Si tratta dell’Ospedale di comunità da 808 mila euro da realizzare all’interno del centro geriatrico Le Grazie. A che serve? «Una struttura sanitaria territoriale rivolta a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minore o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio per mancanza di idoneità del domicilio stesso (strutturale e/o familiare)». Sarà collegato funzionalmente alle Casa di comunità e «costituisce uno snodo fondamentale nell’offerta dei servizi di degenza/residenziali del territorio». A validare entrambi i progetti è il Rup Francesco Silvani. In questo caso a curare la progettazione ci ha pensato Meta Consulting srl.

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