di S.F.
Un atto che ha creato più di qualche problema e ora, a distanza di otto mesi dall’approvazione in consiglio comunale (28 agosto), ci si rimette mano. Il Comune di Terni è pronto ad aggiornare il documento di programmazione delle attività commerciali (Dpac) con una serie di novità: scatta il tavolo di concertazione come prevede la legge regionale 10 del 2014 nell’ambito dell’attività di monitoraggio.
NOVEMBRE 2023, IMPUGNATO AL TAR IL DOCUMENTO
AGOSTO 2023, SI ADOTTA IL DPAC: IL CONFRONTO IN COMMISSIONE
Nei mesi scorsi c’è chi è già andato a ‘sbattere’ sul Dpac per l’insediamento di nuove attività commerciali. Ora c’è l’aggiornamento sulla base delle linee di indirizzo dell’esecutivo Bandecchi che, in ogni caso, dovranno essere sottoposte al tavolo di concertazione per le osservazioni. Quali? Sono un bel po’: «Inclusione della casistica delle aree libere dismesse quale criterio per l’applicazione delle esclusioni per interventi di rigenerazione urbana revisione dell’articolo 7 recante ‘norma di salvaguardia di piani o progetti approvati o procedimenti avviati’, contemplando anche le casistiche di interventi di recupero urbano delle aree periferiche, la riqualificazione e l’integrazione dell’insediamento commerciale in zone industriali, artigianali e commerciali; chiarimento sul perimetro di applicabilità delle norme sul commercio, ivi compresa la programmazione, relativamente alle farmacie che non vendono esclusivamente prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici; chiarimento sul perimetro di applicabilità dell’attività di commercio all’ingrosso, di cui all’articolo 30, comma 1, della legge regionale 10/2014, salvo quanto previsto al comma 2, del medesimo articolo e legge; verifiche sulla applicabilità e coerenza tra norme edilizie urbanistiche e commerciale sulla base degli esiti dell’applicazione del documento ad oggi acquisiti; esplicitazione dei casi di esclusione per la commercializzazione di prodotti in attuazione alla normativa di settore e verifiche sulla applicabilità nei casi di trasferimento delle attività commerciali regolarmente autorizzate dai titoli abilitativi e in esercizio alla data di adozione del Dpac nel rispetto dei limiti qualitativi e quantitativi».
AGOSTO 2023, LA VARIANTE IN ADEGUAMENTO: ADOZIONE
DICEMBRE 2022, LA PREADOZIONE DEL PIANO COMMERCIALE
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C’è dunque il mandato alle direzioni di Paolo Grigioni (sviluppo economico, il responsabile del procedimento) e Claudio Bedini (pianificazione territoriale ed edilizia privata) di predisporre le modifiche del documento di programmazione con gli indirizzi della giunta, nonché di avviare la fase di concertazione e procedere con gli adempimenti di Valutazione ambientale strategica. Poi toccherà al consiglio comunale. Ci sono gli ok dello stesso Grigioni e della dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci: «Trattandosi di atto di indirizzo, il parere si intende favorevole – spiega il primo – per gli aspetti procedurali in ordine all’iter di revisione, rimandando all’atto di adozione del documento in CC il parere tecnico di merito». Per la titolare del bilancio comunale invece si «palesano comunque potenziali riflessi indiretti sulla situazione economico patrimoniale dell’ente per i quali sarà cura della direzione proponente darne piena evidenza nei successivi atti da adottare sul punto». Se ne parlerà ancora.