Terni, quasi 14 anni di carcere ai fratelli della rapina al supermarket

Il 10 marzo 2020 l’assalto armato all’Emi di via Di Vittorio. Un mese dopo l’arresto e ora la sentenza di primo grado

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Sette anni e sei anni ed otto mesi di reclusione: queste le condanne inflitte dal gip Barbara Di Giovannantonio, con rito abbreviato e in linea con quanto chiesto dal pm Marco Stramaglia, a due fratelli originari di Cosenza – il primo di 34 e il secondo di 31 anni – autori della rapina ai danni del supermercato Emi di via Di Vittorio, avvenuta il 10 marzo dello scorso anno. I due erano stati arrestati poco più di un mese dopo dagli agenti della squadra Mobile di Terni che, coordinati dal dirigente Davide Caldarozzi, avevano indagato sull’accaduto. I due fratelli erano entrati nel supermercato con il volto travisato e una pistola in mano con cui avevano minacciato il personale presente. Dopo aver colpito un cassiere, si erano impossessati di circa 1.600 euro in contanti presenti nelle casse ed erano fuggiti a bordo di un’auto Y10. Ai due – attualmente reclusi in carcere a Terni – è stato contestato anche il reato di ricettazione in ragione della provenienza furtiva dell’auto utilizzata per compiere la rapina. All’atto dell’arresto, il 34enne era stato trovato in possesso di oltre 600 grammi di marijuana, nascosti nel garage della propria abitazione: da qui l’ulteriore capo d’accusa per il quale è stato giudicato. I due sono difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Daniela Paccoi ed Emanuela Capparelli. «Riteniamo la sentenza del tutto ingiusta – afferma l’avvocato Mattiangeli – e la impugneremo senz’altro in appello per ottenere una revisione sostanziale: i nostri assistiti sono estranei alla rapina in questione e si proclamano innocenti su tutta la linea».

Terni, polizia arresta i due rapinatori dell’EMI

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