Terni: «Samir violento, mi ha aggredita»

La denuncia di una giovane ternana, che ricorda un fatto avvenuto nel 2011

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di F.T.

Parole pesanti, messe nero su bianco al tempo della denuncia e ribadite nelle aule dei tribunali. Sono quelle di Eleonora, una giovane ternana rimasta vittima, insieme ad alcuni suoi amici, di un brutto episodio avvenuto il 31 ottobre del 2011. Un’aggressione a sangue freddo, alle sei di pomeriggio, in pieno centro storico. E fra quel gruppo che avrebbe pestato i suoi amici, e colpito lei con un pugno al volto, c’era anche Samir El Abboubi – al tempo minorenne – ovvero il fratellastro dell’assassino di David Raggi, finito di recente al centro di un episodio controverso.

L’aggressione «Erano le 18 e stavo tornando a casa con due amici e un loro cugino che al tempo aveva undici anni – racconta Eleonora -. Eravamo in via Aminale, a due passi dal duomo, quando da un vicolo è sbucato fuori un gruppo di ragazze e ragazzi, fra cui Samir, che sembravano completamente ubriachi. Senza alcun motivo, ci hanno aggrediti a calci e pugni e bottigliate».

Il racconto «Questa storia è finita sui giornali – ricorda Eleonora – per via del grande clamore. Io, fra tutti, sono quella che ha subito ‘di meno’: un colpo al viso mentre cercavo di fermare uno di questi che aveva appena sferrato una bottigliata in testa a uno dei miei amici, mentre l’altro veniva picchiato da tre di loro. Una mattanza assurda , tanto che uno dei miei amici è finito in ospedale con la mandibola fratturata in tre punti e 40 giorni di prognosi, mentre l’altro, quello che ha ricevuto la bottigliata, è stato soccorso e medicato con parecchi punti di sutura».

Indagini Attraverso le denunce, le forze dell’ordine riuscirono a risalire ai protagonisti del brutto episodio: «Il primo fu preso la sera stessa, mentre girava ubriaco per le vie del centro. Agli altri ci siamo arrivati tramite immagini, social network, tutti aspetti poi verificati con cura dalla polizia e finiti nelle carte processuali. Ora speriamo che si giunga ad avere giustizia in tempi celeri e certi – dice Eleonora -. Ho già testimoniato in alcuni procedimenti e sono pronta a farlo di nuovo».

La storia recente Tutto ha inizio nella tarda serata di giovedì 12 marzo, quando Amine Aassoul uccide David Raggi in piazza dell’Olmo. Tra i primi ad arrivare sul luogo dell’omicidio, il questore di Terni, Carmine Belfiore, mentre il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, annuncia il lutto cittadino.

PARLANO IL QUESTORE E IL SINDACO: I VIDEO

La fiaccolata La sera successiva, una fiaccolata percorre le vie del centro e, partendo da palazzo Spada, raggiunge il luogo dell’omicidio, dove David viene ricordato dagli amici più cari.

PARLA UN AMICO DI DAVID: IL VIDEO

L’assassino Subito arrestato, di Amine Aassoul si scopre che era già stato espulso dall’Italia, poi che era rientrato ed era in attesa della risposta per la richiesta di asilo politico e per questo, secondo il ministro dell’interno Alfano, era ‘inespellibile’. Lui, già cacciato da altri locali perché ubriaco, non ricorderebbe nulla dell’omicidio. In onore di David Raggi, anche lo sport si ferma.

IL MINUTO DI RACCOGLIMENTO DI RUGBY E FUTSAL: I VIDEO

ATTILIO TESSER RACCONTA LA SUE EMOZIONI: L’INTERVISTA

I funerali La giornata del 17 marzo, quando si celebrano i funerali di David Raggi, difficilemente potrà essere dimenticata. Per tutto quello e per come è successo.

LE FOTO DELLA GIORNATA DI LUTTO

Il fratello Diego, il fratello di David Raggi diventa suo malgrado protagonista per un gesto – bello e importante – compiuto durante la cerimonia funebre, mentre il lutto della città viene accompagnato da un altro gesto simbolico: le sirene delle acciaierie suonano a distesa.

DIEGO RAGGI IN CHIESA: IL VIDEO

L’aggressione Poi, mentre la città prova a metabolizzare quanto accaduto, scoppia il caso di Samir, in fratellastro di Amine, aggredito in un parcheggio: le reazioni sono le più diverse. Subito dopo scattano i dubbi. Il resto è cronaca.

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