Terni, omicidio Raggi. Aziz: «Non ricordo»

Interrogato in carcere, Amine Aassoul ha detto di non ricordare nulla dei tragici fatti di piazza dell’Olmo

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di F.T.

Il caos scatenato nel locale, le urla, i bicchieri e le bottiglie in mille pezzi, le ferite e il suo sangue in terra, il tentativo di due agenti in borghese di calmarlo, il pezzo di vetro in mano e il colpo mortale sferrato alla gola di David Raggi in piazza dell’Olmo. Infine le manette. Di tutto questo Amine Aassoul, il 29enne marocchino arrestato dalla polizia e accusato di omicidio volontario aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dice di ‘non ricordare nulla’.

L’interrogatorio Nel lungo interrogatorio di garanzia che si è tenuto lunedì mattina nel carcere di Terni, alla presenza del gip Maurizio Santoloci, del pm Raffaele Pesiri e del legale difensore dell’omicida, Giorgio Panebianco, il giovane – che comprende e parla correttamente l’italiano – è apparso assente, stralunato. Alle domande poste dal giudice, ha risposto con frasi frammentarie e pochi concetti, uno in particolare: «Di tutto questo io non ricordo nulla».

Il difensore Un atteggiamento che potrebbe anticipare una linea, di certo non semplice da sostenere, basata sul fatto che ‘Aziz’ la sera dell’omicidio era in preda ad un raptus scatenato da un mix di alcol e droga e, per questo, fuori di sè. Sul punto, il suo legale evita qualsiasi commento: «Si tratta di una vicenda estremamente dolorosa – spiega – e preferiamo mantenere un profilo coerente con la gravità dell’accaduto. Posso solo dire che i familiari del ragazzo sin dal primo momento hanno dimostrato una profonda dignità e una compostezza, tutt’altro che scontate in situazioni del genere».

Autopsia L’esame autoptico eseguito lunedì mattina dal dottor Luigi Carlini, medico legale incaricato dalla Procura, ha sostanzialmente confermato quello che si sapeva già, ovvero che è stato un colpo netto, portato con grande violenza, a recidere la carotide e l’arteria giugulare del ragazzo, morto dissanguato. Una ferita da punta e taglio che un medico intervento nell’immediatezza del fatto e i sanitari del 118 hanno tentato inutilmente di tamponare. All’esame era presente anche il dottor Fabio Suadoni, su nomina dei familiari di David Raggi.

La famiglia I familiari di David Raggi hanno incaricato l’avvocato Massimo Proietti del foro di Terni, a cui spetterà il compito di seguire gli aspetti giudiziari e legali della vicenda. Passaggi altrettanto dolorosi ma necessari per ottenere giustizia. «La famiglia Raggi – afferma il legale – sta dimostrando una dignità senza eguali di fronte ad una tragedia enorme. Tutto ciò gli fa onore. Chiaramente esiste un percorso giudiziario e il nostro compito sarà quello di monitorare con grande attenzione tutti i passaggi. Vogliamo impedire che questa persona ricorra a qualsiasi escamotage procedurale a proprio vantaggio, per attenuare le profonde responsabilità che lo inchiodano».

Camera ardente e funerali La camera ardente verrà aperta lunedì dalle 15 all’interno della cappella dell’obitorio dell’ospedale di Terni. I funerali di David Raggi si terranno martedì alla stessa ora nel duomo di Terni. Inizialmente previsto nella chiesa di San Paolo, quella del quartiere Matteotti dove il ragazzo viveva con la famiglia, il rito funebre – che verrà officiato dal parroco don Roberto Tarquini – è stato spostato in cattedrale soprattutto in ragione della grande partecipazione attesa, con l’intera città pronta a salutare per l’ultima volta un ragazzo buono e generoso, che amava la vita e gli altri.

Bandiere a mezz’asta e lutto cittadino nel giorno dei funerali di David Raggi: il provvedimento è stato firmato lunedì mattina dal sindaco Leopoldo Di Girolamo che invita «la cittadinanza, le istituzioni pubbliche e le organizzazioni sociali, culturali e produttive di Terni ad esprimere, in forme decise autonomamente, il dolore e l’abbraccio della comunità ai familiari».

Consiglio comunale La conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari di palazzo Spada ha deciso di limitare la seduta del consiglio di lunedì pomeriggio soltanto ad una comunicazione del sindaco sullo svolgimento dei fatti, stabilendo sin da oggi la convocazione di una seduta per giovedì 19 marzo per l’esame delle problematiche relative alla sicurezza.

Gli immigrati La Consulta comunale per l’integrazione partecipa al dolore dei familiari di David Raggi ed esprime «la propria dura condanna nei confronti di un atto di violenza insensata». Alla famiglia Raggi giunge un ‘grazie’ «per l’esempio di compostezza ed umanità nel grande dolore che l’ha colpita. Valori che anche la Consulta intende far propri e contribuire a diffondere».

Provincia e università L’amministrazione provinciale di Terni sarà presente ai funerali di David Raggi con i propri rappresentanti e il gonfalone, «per testimoniare la vicinanza alla famiglia e la condanna per il gesto inconsulto che ha tolto crudelmente la vita ad un giovane ternano». Anche l’università di Perugia aderisce al lutto cittadino proclamato a Terni: nella giornata di martedì 17 marzo verranno sospese tutte le attività didattiche e universitarie programmate nel polo scientifico-didattico ternano.

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