Terni, Tk ha deciso: Ast passa al gruppo Arvedi

Ufficializzata giovedì mattina la cessione al gruppo di Cremona. Ora altri passaggi fra cui il vaglio dell’Antitrust europeo

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L’Ast passa al gruppo Arvedi. Con una comunicazione ufficiale arrivata direttamente dalla Germania giovedì mattina dopo una notte di attesa, ThyssenKrupp ufficializza la cessione dell’acciaieria di Terni all’azienda di Cremona. Anticipate dunque tutte le previsioni sui tempi, anche se dopo l’individuazione del nome dell’acquirente l’intera procedura dovrà scontare altri passaggi, in particolare la valutazione da parte dell’Antitrust europeo, per concludersi ufficialmente entro il primo semestre del 2022.

Una vita per l’acciaio, chi è Giovanni Arvedi

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Fondato nel 1963 dal cavaliere del lavoro Giovanni Arvedi, l’omonimo gruppo è una delle più significative realtà siderurgiche europee, attive nella produzione di coils laminati a caldo decapati, zincati e preverniciati, di tubi di acciaio al carbonio ed inossidabile e di nastri di precisione in acciaio inossidabile. Arvedi impiega attualmente 3.500 dipendenti e, in seguito al passaggio di mano, ha annunciato «investimenti significativi in relazione all’acquisizione di Ast».

Mario Caldonazzo (CEO Finarvedi) e Giovanni Arvedi (presidente)

Ast ad Arvedi: closing entro primo semestre 2022

Nella nota Thyssenkrupp annuncia la vendita di Ast ad Arvedi «inclusa la relativa organizzazione commerciale in Germania, Italia e Turchia, raggiungendo così un nuovo traguardo nel riassetto del gruppo. È stato concordato di non divulgare il prezzo d’acquisto. La transazione è soggetta all’approvazione del consiglio di sorveglianza di Thyssenkrupp Ag e all’autorizzazione dell’autorità Antitrust europea. Il closing dell’operazione è previsto entro il primo semestre 2022. Inoltre, Thyssenkrupp sta esaminando la possibilità di mantenere una partecipazione di minoranza nel gruppo Ast. I dettagli riguardo a tale possibilità saranno concordati entro il closing. Il gruppo Ast, con un fatturato di circa 1,7 miliardi di euro nell’esercizio 2019/2020, impiega attualmente circa 2.700 dipendenti. Con la vendita, Thyssenkrupp si separa dalla quarta società in portafoglio nel segmento multi tracks. Si tratta di un ulteriore passo importante nella trasformazione del gruppo verso un ‘Group of companies’ altamente performante».

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Arvedi e la possibile quota di minoranza Thyssenkrupp

«L’operazione – è il primo commento del fondatore e presidente del Gruppo, Giovanni Arvedi – rappresenta un rafforzamento del Gruppo Arvedi in quanto ne completa, in una sinergia industriale, il mix produttivo. Un’operazione di sistema-Paese che potrebbe dare inizio ad altri positivi sviluppi. Ci fa piacere il segno di continuità e di fiducia che la società Thyssenkrupp ha desiderato dimostrare, valutando la possibilità di mantenere una quota di partecipazione di minoranza in Ast». Per Martina Merz, amministratore delegato di TK, «questa quarta transazione dimostra come stiamo lavorando alle nostre priorità, facendo progressi decisivi nel processo di trasformazione di Thyssenkrupp. La velocità di implementazione della strategia di focalizzazione del portafoglio è decisiva per il nostro processo di trasformazione. Allo stesso tempo, il miglioramento della performance resta la nostra principale priorità. Anche da questo punto di vista siamo a buon punto e continuiamo a lavorare». Infine Volkmar Dinstuhl, amministratore delegato del segmento multi tracks e presidente Ast: «Siamo lieti che il gruppo Arvedi sia il nuovo proprietario di Ast in quanto promuoverà lo sviluppo di Ast con investimenti e innovazioni». Grazie alla combinazione con Ast – viene sottolineato – «il gruppo Arvedi si consoliderà tra i principali player europei nel settore dell’acciaio».

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Massimiliano Burelli (foto Mirimao)

La lettera del cda Ast ai lavoratori: «Con Arvedi migliori prospettive per il futuro»

Dopo l’annuncio, i componenti del cda di Ast – Volkmar Dinstuhl, l’ad Massimiliano Burelli, Torsten Schlüter, Mariano Pizzorno e Daniel Wodera – hanno inviato una lettera ai dipendenti delle acciaierie di Terni: «Come sapete, negli ultimi mesi abbiamo verificato tutte le opportunità per la vendita di Ast. A seguito di approfonditi colloqui e l’attenta valutazione di tutte le opzioni possibili, Thyssenkrupp ha assunto la decisione di vendere il comparto inox al gruppo italiano Arvedi, con sede a Milano. Le due società hanno sottoscritto oggi (giovedì, ndR) il relativo contratto di compravendita. Siamo certi di consegnare l’azienda in buone mani. Nel corso delle trattative abbiamo potuto accertare che Arvedi offre al settore dell’acciaio inossidabile di Thyssenkrupp e quindi a voi, cari colleghe e colleghi, migliori prospettive per il futuro rispetto a Thyssenkrupp. Arvedi è una società italiana di successo con soluzioni leader nel settore dell’acciaio e dell’acciaio inossidabile ed è già un cliente importante di Ast. La società controllante è Finarvedi Spa, un’impresa familiare italiana a gestione indipendente. Con l’acquisizione di Ast, Arvedi si candida a costruire un soggetto europeo forte che si affermi con grandi capacità nella concorrenza globale e ottenga un successo destinato a durare nel tempo. Arvedi – prosegue la lettera del cda – si è impegnato ad investire nel settore dell’acciaio inossidabile, per essere preparati nell’affrontare le sfide future. Arvedi ha presentato dei programmi importanti per sviluppare il ruolo di Ast nel sociale e nei temi ambientali. Questo offrirà a tutti voi grandi opportunità. La vendita deve essere ancora approvata dalle autorità europee competenti in materia di concorrenza. Prevediamo che possano esprimersi nel primo semestre 2022. Ciò comporta che entro la metà del 2022 Ast diventerà parte di Arvedi. Fino ad allora le due società saranno concorrenti. Arvedi non può influire sulla nostra attività né prendere visione dei dati. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarete informati regolarmente in maniera trasparente in merito ai progressi nel processo di vendita. Per essere più esaurienti rispetto alla presente lettera e per rispondere alle vostre domande, riceverete nei prossimi giorni l’invito ad una riunione virtuale. Speriamo che molti di voi possano partecipare».

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Giancarlo Giorgetti

La soddisfazione del ministro Giorgetti

«Il governo – è il commento del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti – ha seguito con la dovuta attenzione e discrezione tutta la vicenda e oggi siamo soddisfatti per il risultato positivo della vendita dell’Ast di Terni. Questa conclusione rappresenta un tassello importante per la valorizzazione e il rilancio dell’acciaio italiano. Accogliamo con favore che la proprietà passi a un gruppo italiano e auspichiamo che questo si traduca anche in uno sviluppo dell’area industriale e in una tutela per tutto il territorio interessato. Con grande piacere facciamo i nostri auguri ai lavoratori che possono guardare al futuro con nuova fiducia e all’azienda per l’impegno e la sfida che hanno raccolto».

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