Variante Cospea Terni per sottopasso: ok dal consiglio. Ma non c’è l’accordo tra privati

A distanza di cinque mesi dal primo confronto in commissione c’è il via libera dell’assise per l’adozione. Resta il rischio contenzioso per la parte da espropriare

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Variante parziale al piano attuativo e al Prg – parte operativa – per Cospea Alta e nuovo schema di convenzione tra Comune e Immobiliare Petrollini & Co. srl, Ital C.E.I.A. srl e G.P. Ideoplast per il completamento delle opere. Ma soprattutto per il tanto atteso sottopasso da realizzare dopo l’eliminazione del passaggio a livello incubo per i residenti del territorio: a cinque mesi dal primo confronto in commissione e dopo scontri, rinvii e un sopralluogo tecnico sul posto c’è l’approvazione del consiglio comunale. Per ora è un’adozione. Il patto è chiaro: due anni di tempo per finire tutto dalla stipula dell’accordo. Come noto una parte sostanziale del problema è legata all’accordo tra il proprietario di un’area privata, Luigi Carlini (presidente della fondazione Carit), e la ditta esecutrice dei lavori. Si rischia il contenzioso.

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Sottopasso Cospea Terni, variante ok. «Tempi? Due anni»

La lottizzazione di Cospea

La sintesi e il problema esproprio

L’assessore all’urbanistica Federico Cini ha fatto un’estrema sintesi della situazione in apertura: la variante da adottare prevede il trasferimento di parte della volumetria residenziale, il ‘taglio’ di 5.000 metri quadrati ad uso commerciale, la riduzione della cubatura generale da 123.750a 118.750, la riduzione della superficie di attrezzature di interesse comunale, un nuovo fabbricato residenziale da 600 mc e, cosa più importante, la nuova viabilità con realizzazione del sottopasso. Ma c’è un guaio in tal senso, ancora da risolvere: «Ci sarà l’esproprio se le parti private – Carlini è il soggetto che deve cedere la sua parte – non dovessero trovare l’accordo. Ci sono contatti tra loro, speriamo in una soluzione bonaria per essere più veloci. Sul completamento delle opere di urbanizzazione do garanzie», ha specificato. I costi a carico della lottizzazione per nuova viabilità e adeguamenti del caso sono stimati in poco più di 1,2 milioni di euro.

Variante Cospea Terni Ulteriore rinvio. Nodo parere avvocatura

Dove sarà fatto il sottopasso

Le critiche e il nodo giuridico

Emanuele Fiorini (Gruppo Misto) è tornato all’attacco sulla non applicazione dell’articolo 11 – capitolo inadempienze – della convenzione scaduta nel 2019: «C’è un danno erariale, manderò tutto alla procura della Corte dei conti». Valdimiro Orsini ha sottolineato un altro aspetto: «Basta con queste convenzioni, vanno a favore delle ditte e servono più garanzie per i cittadini. Ci sono problemi con le opere di urbanizzazione e serve cambiare passo». Francesco Filipponi, capogruppo Pd, ha ribadito un concetto: «C’è un nodo giuridico che mina la delibera ed è la reiterazione dell’atto obbligo unilaterale alla scadenza della convenzione 2019. L’avvocatura comunale ha precisato che deve essere bilaterale. Cini disse all’epoca che ora c’è una nuova convenzione, ok, ma allora c’è da chiarire sulla clausola rescissoria per i lavori non fatti. Inoltre l’esproprio coattivo dell’area pone l’amministrazione di fronte a possibili ricorsi da parte del privato con possibile allungamento dei tempi rispetto ai due anni previsti». Valentina Pococacio (M5S) ha parlato di una «situazione esemplificativa di molte altre che hanno coinvolto il Comune nel mancato controllo delle convenzioni stipulate». Patrizia Braghiroli (FdI) ha chiest check certi: «Che siano due anni per ultimare i lavori». L’assessore ha quindi replicato: «Non esistono strumenti reali per intervenire prima delle scadenze, poi sì, ci può essere l’escussione della fidejussione ma avrebbe significato fare il sottopasso sul posto originario. L’esproprio? Un contenzioso potrebbe generare problemi, ma la proprietà non è pubblica. Non possiamo entrare nel discorso».

Terni, variante Cospea: ‘tensione’ su esproprio per nuova viabilità

L’articolo 6 è quello emendato in consiglio

L’emendamento

C’è poi una doppia sospensione – richiesta da FdI, in maggioranza tutti d’accordo e anche la minoranza dà l’ok – per un emendamento all’articolo 6 della nuova convenzione in merito ai controlli: c’è la sostituzione della parola ‘facoltà’ con ‘obbligo’ e inoltre il cambio tra ‘sorveglianza’ e ’cadenzate visite di sopralluogo’. Il segretario generale Matteo Sperandeo specifica che serve il parere tecnico favorevole del dirigente Claudio Bedini, che arriva. Si passa alle votazioni finali. L’atto emendato passa con 16 favorevoli, 11 astenuti e 2 contrari.

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Il nuovo sos del comitato per la viabilità

A poche ore dal confronto in consiglio comunale – timing non casuale ovviamente – il comitato di quartiere Cospea Alta ha ricordato della problematica, esprimendo «forte preoccupazione in merito alla situazione di costante pericolo in cui vivono i residenti a causa di una viabilità inadeguata. Oggi centinaia di persone risiedono nel quartiere ed altre decine sono in procinto di arrivare; si espande con nuove costruzioni, sono state richieste autorizzazioni a nuove edificazioni che faranno crescere in modo esponenziale i residenti, rimane immutata soltanto la viabilità del tutto insufficiente. Il 20 ottobre scorso un incidente ha bloccato, per diverse ore, la strada di cospea, lato ingresso strada di Collescipoli, la contemporanea chiusura, per diverse volte, del passaggio a livello ha di fatto totalmente isolato il quartiere Cospea Alta. In tale situazione nessun mezzo può entrare, e purtroppo neppure i mezzi di primo soccorso (medico, ambulanza, vigili del fuoco, forze dell’ordine) trasformando, di fatto, il quartiere in una vera e propria trappola per topi. Ad aumentare l’angoscia dei residenti è la mancanza del sistema antincendio (idranti) che, se pur previsto nel piano attuativo di Cospea Alta, non è stato realizzato. Le giustificazioni a tale mancanza sono le più disparate, sta di fatto che, al di là di ogni scusa e giustificazione, il sistema antincendio è un sistema per la sicurezza dei residenti e non sono accettabili atteggiamenti tanto superficiali. Riteniamo inoltre – concludono – urgente intervenire sul tratto di strada cospea interessata dal passaggio a livello tale tratto di strada è estremante pericoloso, per le auto e soprattutto per i pedoni, e impone un intervento sia per quanto riguarda il manto stradale, sia il taglio degli arbusti ai lati della carreggiata sia per dotarla di illuminazione attualmente assente e, al fine di evitare incomprensioni tra automobilisti, in prossimità del passaggio a livello è opportuno mettere il cartello di senso unico alternato».

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