Terni, variante Prg Staino: si va al Tar

Mercoledì è stato depositato il ricorso: riguarda l’atto di giugno sulle osservazioni post adozione. Due le società che avevano chiesto lo stop

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di S.F.

Qualcuno si attendeva una mossa del genere, magari dopo l’approvazione definitiva. Invece le società si sono attivate prima: la variante parziale al Prg – parte strutturale e parte operativa – di vocabolo Staino finisce al Tar Umbria. Il ricorso è stato depositato mercoledì e punta sulla delibera riguardante l’esame delle osservazioni arrivate a palazzo Spada in seguito all’adozione del provvedimento.

Terni, variante Staino: due società chiedono stop approvazione, Comune va avanti

La situazione post variante al Prg

I vari passaggi

Le varianti al Prg seguono l’iter adozione-osservazioni-approvazione. Nel caso della Ternana per il centro sportivo in vocabolo Gioglio, il consiglio comunale ha dato il via libera in un unico atto sia alle osservazioni che all’approvazione. Per lo Staino è andata diversamente: il primo step c’è stato il 31 gennaio 2022, il secondo è stato deliberato dall’assise il 20 giugno. Il terzo ancora non c’è. Dunque l’impugnazione al Tar riguarda l’esame delle osservazioni perché due società, la Tac Costruzioni srl e la Smile srl, hanno chiesto al Comune di fermarsi per diverse motivazioni: «Contraddittorietà ed illogicità dell’introduzione di una nuova area di destinazione G2, con incremento notevole del carico urbanistico, senza soluzione generale dei noti problemi urbanistici dell’intero ambito e in assenza di una visione strategica e complessiva degli interventi; violazione ed elusione delle indicazioni fornite dall’Ente sovraordinato, nella fattispecie i rilievi formulati dalla Regione Umbria con la determina dirigenziale 10301 del 19 ottobre 2021 che appaiono visibilmente disattesi dalla proposta di variante». L’ultima critica è l’indicazione «di una nuova destinazione urbanistica G2 di grande rilevanza senza redazione di una scheda di piano che ne limiti gli obiettivi prefissati nel Dup, come già in vigenza per le altre aree G2». Niente da fare.

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Il no del Comune ed il ricorso

Le società avevano chiesto di non approvare – da ribadire che questo step deve ancora essere perfezionato – la variante al Prg e di riesaminare il tutto per una soluzione migliore. Palazzo Spada ha ‘rigettato’ le osservazioni e dunque le società, difese dagli avvocati Sabrina Morelli e Gianluca Calistri, hanno deciso di procedere per vie diverse. Vale a dire la giustizia amministrativa. Con ogni probabilità in questa fase non accadrà nulla: non risulta esserci un’istanza cautelare. La vera partita semmai si giocherà dopo l’approvazione.

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