Ciclabile Lungonera, approvato il progetto

Terni, dopo due confronti con i commercianti l’amministrazione chiude la partita: previsto lo stop ai veicoli a motore in via Quattro Macine

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di S.F.

Partita chiusa, la definizione della pista ciclabile tra via dell’Argine e via del Cassero è conclusa. Dopo due lunghi dibattiti in commissione consiliare e la proposta alternativa presentata dai commercianti di via Lungonera Savoia per farla passare altrove, l’amministrazione comunale ha dato il via libera al progetto esecutivo per i due lotti da un valore complessivo di 232 mila euro: in arrivo la riqualificazione anche dell’area di via Quattro Macine dove, attraverso un’ordinanza sindacale, verrà imposto lo stop ai veicoli a motore. Il cofinanziamento di palazzo Spada sfiora gli 84 mila euro.

VELOSTAZIONI A TERNI, AFFIDATO L’INCARICO

In rosso la nuova soluzione dei commercianti (in nero quella del Comune)

I due lotti. Il nodo avanzo vincolato 

Negli ultimi mesi il dibattito – da ricordare che i lavori sono legati ad Agenda Urbana e, in generale, al mondo delle piste ciclabili cittadini – si è acceso in particolar modo per una ragione: i commercianti di via Lungonera avevano proposto di far passare la pista dall’altro del fiume per evitare di eliminare posti auto e, in questo modo, evitare «la perdita di clientela». Assessori e tecnici comunali hanno ascoltato e valutato la proposta, ma la strada era già segnata e in settimana la giunta ha approvato il progetto esecutivo originario senza modifiche: il primo lotto va da via dell’Argine fino all’incrocio con via Turati (186 mila euro con nuovo impianto semaforico), il secondo arriva fino alla passerella di via del Cassero. C’è una differenza: quest’ultimo per ora non viene finanziato perché verrà impiegato il ribasso ottenuto sull’intera azione di Agenda Urbana. Per ora ci si focalizza sul tratto iniziale. Inoltre c’è una specifica tecnica sul cofinanziamento: «Parere favorevole – il giudizio della dirigente Stefania Finocchio sugli 84 mila euro – vincolato alla direttiva sull’utilizzo dell’avanzo». Discorso diverso per l’altro, indicato come urgente per il rispetto degli indicatori di spesa per Agenda Urbana.

RETE CICLABILI A TERNI, PROGETTO IN MANO A DITTA ROMANA

L’area più intasata di via Lungonera Savoia

Cosa è previsto: 50 giorni di tempo

Si procederà con un scavo di sbancamento, demolizione di calcestruzzo (ci saranno delle modifiche per i marcipiaedi esistenti), piazzamento di rete in acciaio, rivestimento com lastre di travertino, basamento di sostegno per l’illuminazione, rinterro e ripristino del terreno, fresatura a freddo, svellimento di cordoli, bitume, cordoncino prefabbricato e posizionamento pannelli. Viene indicato anche l’abbattimento di alberi adulti a chioma espansa. Il tempo a disposizione per la realizzazione dell’opera è fissata in 50 giorni naturali e consecutivi, 45 per il secondo lotto. «È chiaro e opportuno che la scelta dello sviluppo planimetrico dei percorsi ciclabili sia guidata da una logica essenzialmente legata alla competitività del mezzo a due ruote rispetto al veicolo privato, soprattutto in termini di tempo, ma anche nella possibilità di raggiungere, direttamente ed in un’unica tratta, più luoghi di pubblico interesse possibile, dove il ‘parcheggio’ del mezzo, di fatto, è un problema inesistente», si legge nella relazione tecnica.

CICLABILE LUNGONERA SAVOIA, IL 1° ROUND IN COMMISSIONE

L’area ex Hawaii

Da via dell’Argine a via Turati, cosa cambia

Si passa alla descrizione tecnica dell’intervento: «In via Campofregoso, più precisamente a latere degli omonimi giardini, stante la previsione di riqualificazione degli stessi, l’intervento previsto è minimale e circoscritto alla posa in opera di segnaletica stradale, verticale e orizzontale, lungo il marciapiede esistente, oltre ad una manutenzione del patrimonio arboreo presente lungo il marciapiede stesso ed eventualmente la riqualificazione del piano di calpestio. La regolamentazione della circolazione prevista dalla segnaletica sarà del tipo promiscuo, pedoni e ciclisti, in tutto il tratto che va da via dell’Argine all’attraversamento di Ponte Carrara. Medesima previsione progettuale riguarderà il tratto, attualmente pedonale, dell’area cosiddetta ‘ex Hawaii’, mentre, in corrispondenza della fermata del trasporto pubblico presso l’area verde in via Campofregoso tra ponte Carrara e ponte Garibaldi, è previsto l’ampliamento e la regolamentazione come percorso ciclabile, dell’attuale marciapiede posto alle spalle della suddetta fermata del trasporto pubblico.  Dopo l’attraversamento di ponte Garibaldi è prevista la trasformazione in percorso ciclabile dell’attuale marciapiede tra il ponte ed il sito dell’edicola di Lungonera Savoia e la contestuale realizzazione di un nuovo marciapiede a lato dell’attuale. In corrispondenza delle aree a latere del manufatto dell’edicola, il nuovo percorso ciclabile sarà delimitato e protetto mediante la posa in opera di cordoli in gomma sui lati prospicienti il parcheggio esistente lato fiume Nera. Successivamente è previsto l’ampliamento del tratto di marciapiede tra l’edicola ed l’ingresso al suddetto parcheggio, tale da permettere la realizzazione di due percorsi distinti, ma contigui, uno pedonale ed uno ciclabile.  In corrispondenza dell’accesso al parcheggio a raso di Lungonera Savoia, i due percorsi contigui individuati sul marciapiede appositamente ampliato, si articoleranno in due sedi proprie, i pedoni sul marciapiede così come esistente ed il percorso ciclabile in una corsia riservata e protetta all’interno della carreggiata di Lungonera Savoia. Questa geometria si articolerà fino al termine del marciapiede esistente e sarà puntualmente interrotta in due specifici punti: il primo in corrispondenza della fermata del trasporto pubblico posta a circa 200 metri dall’ingresso/uscita del parcheggio di ponte Garibaldi, il secondo in corrispondenza del complesso di rampe di accesso alla passerella ciclo pedonale di largo Frankl posta di fronte a via Brenta. Nel primo caso la soluzione tecnica prevede l’ampliamento della sede del marciapiede sul fronte della fermata del trasporto pubblico e la contestuale interruzione del percorso ciclabile con conseguente regolamentazione della precedenza a favore dei pedoni rispetto ai ciclisti. Nel secondo caso è previsto il collegamento del percorso ciclabile di Lungonera Savoia con la rampa di accesso alla passerella ciclo pedonale di largo Frankl e l’organizzazione dell’attraversamento pedonale di Lungonera Savoia finalizzato al collegamento con il percorso ciclabile di via Brenta – via 8 Marzo. Presso l’attuale area in cui l’asse stradale di Lungonera Savoia si divide in due diversi tronchi, uno principale in direzione dell’incrocio con corso del Popolo e via Turati, l’altro secondario in direzione dell’ambito residenziale a lato del fiume Nera, è stato necessario prevedere la canalizzazione dei flussi veicolari diretti e provenienti da questo ultimo tronco e la contestuale protezione della corsia riservata al percorso ciclabile su entrambi i lati.  Superata la suddetta area, parte integrante dell’asse di Lungonera Savoia, il percorso ciclabile sarà di nuovo realizzato su sede propria protetta entro la carreggiata del medesimo asse, fino alla corsia di svolta a destra dell’incrocio semaforizzato tra corso del Popolo, via Turati e Lungonera Savoia.  L’attuale incrocio semaforizzato verrà parzialmente riqualificato e integrato relativamente alle infrastrutture stradali, mentre verrà completamente rinnovato per quanto riguarda la parte tecnologica con esclusione della centralina di regolamentazione.  Il primo lotto funzionale termina in corrispondenza del suddetto incrocio, mentre il progetto, nel suo complesso, prevede anche la modifica della parte finale del marciapiede esistente sul lato destro di ponte Romano in direzione di Lungonera Savoia, dove è prevista la realizzazione del percorso ciclabile protetto in sede propria».

IL SECONDO ROUND, NIENTE DA FARE PER I COMMERCIANTI

Via del Cassero a Terni

Fino a via del Cassero: via Quattro Macine off-limits per veicoli a motore

Uno degli aspetti che non era emerso nel confronto in commissione consiliare riguarda il tratto finale della pista ciclabile, dove è prevista una riqualificazione generale: «Proseguendo poi sempre su Lungonera Savoia, transitando sul fronte dell’impianto distributore di carburanti, superato l’incrocio con via Quattro Macine e arrivando fino all’edicola posta di fronte all’incrocio con via Mentana, il progetto prevede – viene messo in evidenza – il rifacimento ed il prolungamento del marciapiede esistente e la realizzazione del percorso ciclabile protetto su sede propria. Tra l’incrocio con via Quattro Macine e l’edicola, sarà riqualificata l’esistente fermata del trasporto pubblico, seguendo le linee progettuali già menzionate per la precedente fermata di Lungonera Savoia.  L’ampia area posta a lato di Lungonera Savoia e l’inizio di via XX Settembre, alle spalle dell’edicola, verrà riqualificata mediante la riorganizzazione delle aree di sosta, la realizzazione in sede protetta su sede propria del percorso ciclabile ed un ampio spazio pedonale dove potrebbero trovare allocazione strutture a servizio dei ciclisti.  Infine il tratto di via Quattro Macine che dalla precedente area si sviluppa verso la passerella ciclopedonale di via del Cassero, sarà oggetto di declassificazione relativamente alla regolamentazione ai sensi del codice della strada. Verrà infatti interdetto, mediante ordinanza sindacale,  il  transito a tutti i veicoli a motore, mentre le infrastrutture da realizzarsi proteggeranno il transito dei ciclisti e dei pedoni dal contiguo transito di veicoli nella restante parte di via Quattro Macine».

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