Terremoto, la protesta: «Salviamo la fioritura»

Castelluccio, cinque ore di viaggio e 90 chilometri di strada. Domenica manifestazione a Norcia: «Rischiamo di perdere un patrimonio, ci devono ascoltare»

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Hanno intenzione di riunirsi domenica prossima attorno alle mura di Norcia gli agricoltori di Castelluccio, per una manifestazione pacifica che punti a salvare la fioritura sull’altopiano.

La strada per Castelluccio

La strada La decisione arriva dopo che mercoledì il sindaco di Norcia Nicola Alemanno assieme alla Regione hanno annunciato il ‘salvataggio della fioritura’ comunicando che da sabato prossimo si può tornare a Castelluccio passando per Arquata del Tronto. Novanta chilometri di strade da percorrere con mezzi pesanti che, raddoppiano, dal momento che non ci si può fermare in paese per l’assenza di energia elettrica e acqua. La Regione, entro la prossima settimana, dovrebbe installare sull’altopiano tre moduli per il rimessaggio dei mezzi, evitando cosi’ agli agricoltori di riportarli a valle ogni sera.

La vecchia strada Ma questo comunque non basta. «Con i trattori e gli aratri necessari per la semina ci vogliono quasi 4 ore a raggiungere il Pian Grande passando per Arquata. Non e’ pensabile fare la semina passando per quella strada, perché dobbiamo fare almeno otto viaggi da e per Norcia. Oltre ai trattori e agli aratri dobbiamo portare a Castelluccio le seminatrici, i rulli e il seme. Anche i moduli per il rimessaggio non sono una valida soluzione. Se non è possibile aprire la strada provinciale 477 in tempi brevi, chiediamo almeno la riapertura della vecchia strada che passa per Forca Canapine. C’e’ solo da mettere in sicurezza una galleria. Passando per Forca ci metteremmo poco più di un’ora anche con i mezzi pesanti», ha dichiarato il presidente della Proloco di Castelluccio Diego Pignatelli.

La neve ai lati della strada

La neve Ora c’è meno di un mese di tempo per trovare una soluzione. Gli agricoltori più esperti sanno che ora è troppo presto per la semina. C’è ancora l’altopiano ricoperto di neve, ma questo rappresenta ancora un problema minore. Tutti quanti concordano sul fatto che è praticamente impossibile fare 180 chilometri al giorno con il trattore, attraversare tre regioni con i relativi permessi da richiedere e poi lavorare se la sera non si ci si può fermare a dormire a Castelluccio. Allora è a rischio la fioritura?«La natura non ha scadenze esatte o date precise  – dicono – a Castelluccio una giornata fa la stagione. C’è ancora tempo per trovare una soluzione».

La protesta Domenica mattina, alle 9,30, almeno trenta trattori, accompagnati dagli ex residenti che hanno dovuto lasciare Castelluccio dopo i terremoti del 24 agosto e 30 ottobre, manifesteranno pacificamente intorno alle mura di Norcia. «Ci devono ascoltare. La Regione e comune di Norcia non possono continuare a prendere decisioni senza consultarci. La fioritura cosi’ rischia di saltare e sarebbe una grande perdita per l’Umbria. L’anno scorso 250mila persone hanno raggiunto Castelluccio per assistere a questo spettacolo», ha concluso Pignatelli.

Servizio in aggiornamento

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