Todi: «CasaPound? Sono bravi ragazzi»

Il neo sindaco Ruggiano: «Errore ghettizzarli». Il segretario regionale PD Leonelli: «Larghe intese forzate a livello nazionale e alleanze a sinistra a livello locale non reggono»

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La festa a Todi

Una delle prime ‘uscite’ di Antonino Ruggiano, dopo la riconquista della città da parte del centro destra e la sua rielezione a sindaco, è destinata a far discutere: intervistato dall’agenzia Agi, infatti, dice che in giunta entrerà a pieno titolo la Lega Nord, «alleato strategico a Todi come in tutta Italia, nonostante abbiano corso da soli», ma soprattutto che non prova alcun imbarazzo per l’apparentamento con CasaPound: «Sono bravi ragazzi giovanissimi di 18-20 anni, hanno la loro storia. Se sono così forti anche nelle scuole – ha detto Ruggiano ad Agi – bisognerebbe chiedersi perché e approfondire certe dinamiche. Se ci sono paure o riserve, la cosa peggiore è ghettizzarli e lasciarli da una parte come se fossero estranei. Più lavorano insieme a tutti e meglio è per tutti. Il consigliere che entra in consiglio comunale (Andrea Nuli; ndr) è un operaio padre di 2 bambini che 5 anni fa era nella mia lista».

I numeri Tre dati balzano agli occhi, tanto per cominciare, rispetto a quanto è successo a Todi nel ballottaggio che ha riportato Antonino Ruggiano sulla poltrona di sindaco.

Numeri Il primo è che rispetto al primo turno elettorale si sono recati ai seggi solo in 7.873 sui 13.493 aventi diritto a farlo (il 58,34%); il secondo è che sempre rispetto al primo turno i votanti sono stai 1.355 in meno (un calo di oltre il 10%); il terzo è il sindaco uscente – nelle due settimane decisive – è riuscito ad aggiungere solo 250 preferenze al proprio bottino, passando da 3.562 a 3.812, permettendo ad Antonino Ruggiano – che è passato da 2.149 a 3.838 – di scavalcarlo. 

IL PRIMO TURNO A TODI

Todi ‘tradisce’ Marini E poi è inevitabile pensare allo sconforto della presidente della Regione, Catiuscia Marini. La sua città ha voltato di nuovo le spalle al centro sinistra ed al PD. 

Il nuovo consiglio comunale Al momento, in attesa del ricorso che Carlo Rossini pare intenzionato a presentare per chiedere il riconteggio dei voti, Dieci seggi andranno alla maggioranza: quattro a Forza Italia (Moreno Primieri, Antonio Serafini, Mauro Pennacchi ed Elena Baglioni), due a Fratelli d’Italia (Claudio Ranchicchio e Raffaella Pagliochini), due alla Lega Nord (il candidato sindaco Adriano Ruspolini e Antonella Marconi), uno a Todi per la famiglia (Alessia Marta) e uno a CasaPound. Dei sei seggi a disposizione delle minoranze, invece, quattro andranno al Pd (il candidato indaco Carlo Rossini, Manuel Valentini, Andrea Vannini e Catia Massetti), uno al Psi (Massimo Buconi) e uno ai ‘civici’ (Floriano Pizzichini).

LE AMMINISTRATIVE 2017 IN UMBRIA 

Leonelli (PD) «Se dovessero essere confermati i dati ufficiosi (ci sono diverse schede contestate; ndr), a Todi si profilerebbe una sconfitta amara, perché veramente sarebbe per un soffio, nonostante un incremento dei consensi intorno a Rossini e alla coalizione di centrosinistra al ballottaggio di oltre 300 voti assoluti e nonostante un buon risultato al primo turno della lista Pd che è cresciuta di due punti percentuali». Così, in una nota, il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli, che aggiunge: «Dall’altra parte, il risultato del centrodestra è figlio di un’alleanza azzardata, dove per la prima volta entra in gioco CasaPound, movimento di destra estrema che, sempre se i dati verranno confermati, sarà decisivo per la vittoria di Ruggiano. Sapevamo che a Todi, che non è certo da annoverare tra le roccaforti del centrosinistra – continua Leonelli – giocavamo una partita difficile anche alla luce dei risultati elettorali delle passate tornate, con la coalizione sotto di sette punti alle regionali e di tre alle politiche. E tutto si inserisce in un quadro nazionale che rimane preoccupante, con sconfitte importanti, con un dato complicato, soprattutto nelle ‘regioni rosse’ (Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria) dove portiamo a casa appena un ballottaggio su 11, e con la manifestazione evidente che tutto è ormai contendibile. Più in generale – conclude Leonelli – il voto dovrà interrogarci più profondamente su alcuni aspetti non più rinviabili: lo schema delle larghe intese forzate a livello nazionale e delle alleanze a sinistra a livello locale non regge più e avvantaggia il centrodestra. È evidente che gli elettori si aspettano scelte nette e coraggiose che restituiscano il senso di un impegno forte per i territori e un orientamento coerente sulle scelte strategiche e sulle alleanze».

Squarta (FI) «Il centrodestra ha vinto a Todi, nella città della presidente Catiuscia Marini, e questo dimostra che quando la coalizione si presenta unita può affermarsi ovunque», così commenta i risultati delle elezioni amministrative in Umbria il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Squarta. «Todi è la dimostrazione che quando le forze politiche di centrodestra contro il Pd e il M5S si coalizzano la vittoria è ampiamente a portata di mano. Anche in questa regione soffia sempre più forte il ‘vento’ di destra. Se lavoriamo compatti e presentiamo candidati credibili il voto non potrà che essere favorevole. In vista delle prossime competizioni elettorali ci si dovrà ispirare ai modelli di Perugia, Amelia e Todi. Diversamente, rispetto a quanto avvenuto a Deruta e Narni, nella città di Catiuscia Marini il centrodestra ha viaggiato unito e ha vinto. Questo modello dovrà essere certamente ripetuto su ampia scala». Squarta si dice «contentissimo per il risultato di Fratelli d’Italia, ormai attestatasi tra il 7 e l’8%. Abbiamo raddoppiato il numero dei rappresentanti nelle assemblee comunali. Confermiamo di avere un ruolo non soltanto importante, quanto decisivo all’interno della coalizione. Le elezioni testimoniano lo stato comatoso del Partito democratico: a livello nazionale le votazioni, per loro, sono andate male e hanno perso altre roccaforti. Qui, invece, soffrono terribilmente la situazione di Terni e la nostra coalizione è pronta ad insediarsi per svolgere il compito, non facile, di restituire credibilità alla dissestata amministrazione comunale. Obiettivo difficilmente raggiungibile con un governo di ‘grillini’. Avanti, dunque, col modello centrodestra unito per liberare la Regione dalla sinistra, che ormai non riesce a imporsi neppure nella città della governatrice».

Toni Aiello (Lega Nord Todi) «Un ringraziamento sentito voglio farlo, a nome della Lega Nord Todi, a tutti coloro che si sono impegnati in questi campagna elettorale. Ai candidati, ai rappresentanti di lista, a chi ha fatto volantinaggio, a chi ha parlato con le persone, a chi ha diffuso le nostre idee attraverso la rete, a chi ha creduto fortemente nel progetto», commenta Toni Aiello, referente Lega Nord Todi. «Il lavoro di tutte queste persone ha contribuito in maniera significativa alla vittoria di Antonino Ruggiano ed ha rafforzato il ruolo della Lega Nord che, per la prima volta nella storia politica della città, entra nel consiglio comunale di Todi con due rappresentanti e con una voce in capitolo per quanto riguarda l’amministrazione cittadina. Un ringraziamento doveroso ai cittadini che hanno confermato il voto del primo turno, contribuendo, di fatto, al successo elettorale. Il nostro lavoro, ovviamente, non si ferma qui, anzi, da qui riparte». La Lega Nord Todi continuerà «con gli impegni presi già dal primo giorno di campagna elettorale, consapevole che ci vorrà impegno e dedizione per affrontare la risoluzione di quei problemi che molte persone, con il loro voto e bocciando l’amministrazione uscente, hanno voluto far capire quanto siano reali e concreti. Lavoreremo nelle sedi opportune con tutte le nostre forze per portare avanti i punti programmatici nel rispetto degli impegni presi con l’elettore». Questa amministrazione «avrà sicuramente la forza, i numeri e le capacità, per dirigere con coerenza la città di Todi e riconsegnare ad essa quel ruolo e quel prestigio che la Giunta di centrosinistra avevano ridimensionato in questi ultimi anni con politiche autoreferenziali e disfattiste. Il nuovo sistema elettorale ci permette, per la prima volta nella storia di Todi, di poter contare su di una solida maggioranza di centrodestra in consiglio comunale e questo sarà lo stimolo e la forza sulle quali Ruggiano, Ruspolini e tutti gli amministratori, potranno contare per dare quel segnale di cambiamento che gli elettori ci hanno chiesto».

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