Coronavirus: «Nessun rischio alla ‘Stranieri’»

VIDEO – Perugia: intervista alla rettrice Giuliana Grego Bolli. Intanto è stato rinviato il festival Cina-Italia

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Giuliana Grego Bolli rassicura: gli studenti cinesi a Perugia sono arrivati a settembre e nessuno di loro viene dalla provincia dove c’è stato il focolaio del virus che sta allarmando il mondo. Glielo abbiamo chiesto martedì, a margine di un’intervista sullo stato di salute dell’ateneo perugino.

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Nessun rischio Coronavirus

Dall’amministrazione dell’Università per Stranieri di Perugia confermano: dei circa 300 studenti cinesi attualmente a Perugia per i corsi di lingua, nessuno arriva dalla provincia di Hubei, tantomeno da Wuhan, la città focolaio del virus che sta mietendo vittime (al momento in cui scriviamo sono 106) in Cina. Non appena è scattata l’emergenza gli uffici di palazzo Gallenga hanno compiuto una verifica sulla provenienza degli studenti, verificando che nessuno proviene da zone a rischio e comunque gli arrivi – seppur a scaglioni – sono precedenti allo scoppio dell’epidemia. Non c’è da preoccuparsi quindi.

Rinviato il festival Cina-Italia

Intanto, a scopo precauzionale, il Festival delle Arti dei bambini Cina-Italia previsto a Perugia per il prossimo 5/7 febbraio 2020 è stato rinviato. Sabato scorso Joy Education di Pechino e il loro partner operativo Jilitour di Roma hanno comunicato l’impossibilità di far arrivare in Italia studenti e insegnanti delle scuole di Pechino e Chongqing a seguito delle misure prese dal governo centrale e dalle autorità cittadine cinesi in relazione alla drammatica vicenda del coronavirus. Seppure provenienti da città non direttamente a rischio, studenti ed insegnanti sono stati comunque bloccati dalle restrizioni di viaggio decretate dal ministero dell’educazione e comunque in vigore in tutta la Cina. Una delegazione ha già incontrato lo scorso novembre a palazzo Donini la governatrice Donatella Tesei e l’assessore comunale di Perugia alla cultura, Leonardo Varasano. I controlli sono attivi già in tutta Italia. In un comunicato, UmbriaJazz esprime «piena solidarietà».

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