A chi gli voleva e vuole ancora molto bene non sembra passato un anno dalla scomparsa di Dante Ciliani, storico presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria. E pure, il 13 settembre 2015, Dante, ha dovuto arrendersi a una terribile malattia. «La morte però – secondo Roberto Conticelli, attuale presidente dei giornalisti umbri – non è riuscita a cancellare l’impegno e l’abnegazione di Dante, il suo desiderio di darsi da fare per migliorare la condizione di vita e di lavoro dei colleghi, in particolare i più giovani».
La sala stampa Dante Ciliani a Terni
Le sale stampa Dopo la ‘Sala stampa Dante Ciliani’ inaugurata al PalaSì di Terni, «grazie al certosino lavoro organizzativo di Gigi Scardocci, consigliere dell’Ordine umbro, ed Elena Frasconi, ci apprestiamo a varare lo ‘Spazio stampa Dante Ciliani’ collocato nella sala Falcone e Borsellino di palazzo dei Priori, a Perugia». Per questo progetto, che troverà concretezza nelle prossime settimane, aggiunge Conticelli, «intendo fin da ora ringraziare di cuore il sindaco Andrea Romizi, l’assessore Francesco Calabrese, i colleghi Massimo Pistolesi e Michele Nucci, anch’essi consiglieri dell’Ordine umbro, e Carlo Ciliani, fratello di Dante, sempre accanto a noi insieme alla sua famiglia nell’intento di ricordare il nostro caro presidente con idee costruttive per l’intera categoria». Sotto la spinta positiva di tante persone che l’hanno apprezzato e lo ricordano con affetto, «Dante continua dunque a fare del bene ai giornalisti umbri, come sempre ha saputo fare nel corso della sua vita».
Il ricordo Lunedì 11 gennaio 2016, nel giorno in cui Dante Ciliani avrebbe compiuto 60 anni, è stato messo a dimora un albero, all’interno del parco di viale Trento, in suo ricordo. Amici e parenti, nell’anniversario della sua scomparsa, martedì alle 17.30 lo ricorderanno nel cimitero di Amelia, di fronte alla cappella Ciliani. Seguirà, alle 18.30, un rito religioso nella vicina chiesa di San Massimiliano Kolbe. Ha assicurato la sua presenza il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino.
