Viadotto Montoro: «Problema risolto nel giro di pochi mesi»

Anas rassicura le istituzioni locali nell’incontro di Roma: «C’è già il contratto quadro per l’affidamento dei lavori»

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«A seguito delle prime immediate interlocuzioni con l’amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, che ringraziamo per la disponibilità nell’aver prontamente accolto le richieste del viceministro Giancarlo Cancelleri, emerge che c’è già il contratto quadro per l’affidamento dei lavori per il rifacimento del viadotto Montoro». A dirlo è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Narni, Luca Tramini, dopo l’incontro di giovedì pomeriggio a Roma in cui era presente con il sindaco di Narni, Francesco de Rebotti. In tarda serata è quest’ultimo ad aggiornare ulteriormente il quadro: venerdì alle 12 ulteriore appuntamento – forse decisivo – con il Comitato operativo di viabilità.

VIADOTTO MONTORO, NARNI AVANZA PROPOSTE

Paparelli, Bori e De Luca: «Interlocuzione positiva»

Giro di chiamate e rassicurazioni anche per i consiglieri regionali Fabio Paparelli, Tommaso Bori (Pd) e Thomas De Luca (M5s): «Abbiamo appreso con favore che la vicenda è già all’attenzione e allo studio del ministero e che, a partire dal prossimo incontro di lunedì, la ministra De Micheli concorderà d’intesa con Anas, Regione ed enti locali il primo piano di azioni utili ad affrontare questa criticità con l’obiettivo di risolverla entro pochi mesi, così da ripristinare uno snodo strategico per l’Umbria che ha evidenti ripercussioni anche sugli assi viari dell’Italia centrale. Ci siamo sentiti in dovere di rappresentare al ministro – affermano -, oltre alla necessità di mettere in campo tutte le soluzioni tecniche e gestionali utili a garantire che le opere di messa in sicurezza del viadotto siano compiute con la massima rapidità, anche l’urgenza di assumere dei provvedimenti che permettano di decongestionare il traffico che si è venuto a creare nella zona di Narni Scalo, insieme a nuovi percorsi alternativi che garantiscano la mobilità dei mezzi pesanti, specie in direzione Civitavecchia, per tutelare il tessuto produttivo ternano già fortemente provato dalle conseguenze dell’epidemia Covid e da vertenze industriali importanti come quella di Ast. Anche sul fronte Anas – affermano Bori, Paparelli e De Luca – abbiamo avuto conferma che il nuovo ponte sarà realizzato nel giro di pochi mesi, mentre si sta lavorando da subito per risolvere il problema del congestionamento del traffico di mezzi pesanti e leggeri nei comuni limitrofi a quello di Narni, come richiesto dallo stesso sindaco Francesco De Rebotti, anche attraverso la realizzazione di segnaletiche emergenziali e il potenziamento della segnaletica interna, per aumentare la sicurezza del traffico leggero, oltre nuovi presidi per far defluire il traffico a Orte e Orvieto: è allo studio – concludono – un ulteriore varco a Magliano Sabina».

LE CONDIZIONI DEL VIADOTTO – VIDEO

De Rebotti: «Vera e propria invasione, intollerabile»

In un lungo video serale il primo cittadino di Narni ha riepilogato la situazione, annunciando un accordo con Anas: «Il viadotto è stato chiuso sabato – la premessa – perché la società ha rilevato una problematica su uno dei piloni. Si deve intervenire rapidamente perché va garantita l’incolumità delle persone che ci passano e va rimesso a disposizione del sistema viario: lo stop in entrambi i sensi e per tutti i mezzi ha comportato un notevole afflusso di veicoli, eufemismo, sul nostro territorio: una vera e propria invasione, di fatto la superstrada si è spostata dentro il territorio narnese. Non è possibile sostenere questa cosa per mesi. Improponibile ed intollerabile».

Le proposte per i tir e il modello Genova ‘bocciato’

Si passa ai dettagli: «Serve un progetto serio – ha continuato De Rebotti – che ci permetta di gestire la vicenda nei prossimi mesi. I lavori sul viadotto ci è stato detto da Anas dureranno alcuni mesi, oggi ho incontrato Simonini: l’Anas ha già a disposizione l’azienda che lo farà grazie ad un accordo quadro. Ciò permette termini accelerati. Modello Genova e commissari straordinari? La società è nelle condizioni di agire velocemente. Hanno progettista e opera, non perdiamo tempo a ragionare su modelli. In questo caso non servono. Venerdì alle 12 c’è la riunione del Cov e ho lavorato affinché ci fosse una proposta, individuata da noi: una questione è la stabilizzazione di un progetto per la viabilità alternativa. I mezzi pesanti nel nostro territorio stanno entrando, ma non tutti fanno riferimento alle aziende di queste zone: a tutti gli altri che utilizzano la superstrada e la E45 come transito – arrivando da sud – va impedito di entrare nell’area narnese. Come farlo? Ciò impegna Autostrade S.p.A. con le segnalazioni: i caselli di Orte e Magliano Sabina non possono far uscire i camion per accedere alla nostra viabilità. Vanno indirizzati nell’arteria Orvieto-Todi oppure quella successiva, lo snodo di Bettolle. Poi il tema dei camion che provengono da nord e vanno verso sud: vanno intercettati e devono andare sulla Terni-Rieti, poi tramite la via Salaria ricongiungersi con Fiano Romano. Così la situazione è più sostenibile. Servono presidi fissi: se riusciamo a gaantirli h24 con personale Anas resta da gestire il traffico delle vetture. E così riusciamo a farlo senza i tir. Anas ha detto che le idee sono sostenibili e attuabili. Venerdì speriamo che il Cov le approvi».

«Irrinunciabili, non si torna indietro»

Nuovi check in arrivo: «Ho chiesto ad Anas interventi sulla sicurezza per il nostro territorio, loro sono soggetti referenti per alcune strade. Abbiamo condiviso degli interventi: venerdì i tecnici Anas saranno a Montoro per fare degli interventi immediati (segnaletiche, dissuasori, lampeggianti, ciò che serve per renderli più sicuri). Poi lunedì videoconferenza con il ministero: chiederò un supporto per le proposte già pronte. In primis per la bretella di Narni Scalo». C’è attesa per le prossime ore: «Le proposte di domani sono irrinunciabili, frutto di un lavoro serio. Noi siamo quelli che subiamo il problema e, al contempo, proponiamo: ci potrebbero essere anche altre istituzioni che supportano questo lavoro. Su questo non si torna indietro. Non c’è un’alternativa praticabile a ciò che ho detto. E non si mettono in difficoltà i territori limitrofi in questo modo. Ringrazio prefettura, questura, l’amministratore delegato di Anas Simonini, Verini, De Luca, Melasecche, Fora e gli altri consiglieri che hanno parlato della vicenda». Venerdì l’appuntamento chiave.

Eleonora Pace (FdI): «Non servono commissari, serve il Governo»

Intanto la capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Eleonora Pace, boccia l’ipotesi di un commissario e invoca un impegno diretto del Governo, senza deleghe: «Non servono commissari con poteri straordinari – afferma – ma un Governo che intervenga con azioni concrete e con gli strumenti a sua disposizione secondo criteri di urgenza, attuando modelli di efficienza e snellezza come avvenuto in situazioni purtroppo più gravi registrate in Italia. In questi primi giorni di ripresa degli spostamenti e di piena riapertura
di tante attività produttive, economiche e sociali – spiega la Pace – si è spesso fatto riferimento a situazioni simili a quelle che si registrano nei periodi postbellici e, tanto per rendere tutto più coerente, ponti e strade della nostra regione si manifestano in tutta la loro inadeguatezza come se fossero stati oggetto di bombardamenti, creando un corto circuito della viabilità che da nord a sud spacca la nostra regione esponendola a situazioni di straordinaria difficoltà. L’interruzione della E45 è un’emergenza che va al di là dei confini regionali, interessando le comunicazioni da e verso il Centro Italia e le preoccupazioni che da più parti sono state espresse non solo sono condivisibili ma chiamano tutti i livelli istituzionali a fare la loro parte responsabilmente, per chiedere che si faccia bene e in fretta il lavoro necessario per il ripristino di questo vitale collegamento. Anas – prosegue Eleonora Pace – sta procedendo ad una verifica su tutti i viadotti di propria competenza, registrando purtroppo diverse criticità in alcune infrastrutture e in questo quadro, caratterizzato da grandi disagi, credo vada dato il giusto riconoscimento alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e all’assessore Enrico Melasecche di avere, fin dall’inizio del loro mandato, dato grande attenzione alla sicurezza delle nostre infrastrutture stradali chiedendo e sollecitando i vertici regionali e nazionali dell’Anas ad effettuare accurati monitoraggi che hanno purtroppo, in molti casi, portato alla chiusura del traffico per interventi urgenti. Questa purtroppo è la situazione di molte infrastrutture dell’Umbria. La verità è che oggi anche in Umbria vengono al pettine i nodi di decenni di incuria, di mancata vigilanza e di progressivo degrado delle infrastrutture viarie della nostra regione, alle quali si aggiungono insufficienze strutturali per investimenti mai realizzati, soprattutto nella zona sud della regione. Una situazione resa ancora più critica da mancanza di alternative alla viabilità interrotta».

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