Sarà un’altra settimana impegnativa, quella che inizierà domani, per il sindaco di Terni. Leopoldo Di Girolamo, infatti, è atteso da una serie di confronti (scontri?) su diversi temi caldi. Due in particolare.
I conti Intanto c’è la necessità di mettere a tacere le voci dissonanti, all’interno della sua stessa giunta (per non parlare del consiglio), in relazione alla proposta di cambio di strategia in corsa sul piano di riequilibrio dei conti. La proposta che – messa a punto con i diversi consulenti assunti da palazzo Spada – il 22 novembre si vorrebbe portare all’esame della Corte dei conti, prevederebbe il ricorso al ‘fondo di rotazione’ – osteggiato dalle opposizioni, ma anche da una parte della maggioranza e dello stesso gruppo del Partito Democratico – ma per arrivare alla condivisione del progetto ci vorrà molta della tradizionale caparbietà del primo cittadino.
L’Asm E poi non sembra ulteriormente procrastinabile la scelta finale sui nomi del nuovo consiglio di amministrazione di Asm, a cominciare ovviamente da quello del presidente. Dopo il cambio (anche lì) di direzione già fatto ed il successivo rinvio in extremis, far passare ancora del tempo, con Carlo Ottone che ha da tempo fatto presente che lui avrebbe da fare altro, sembra davvero difficile.
Le ‘terzine’ Prima si era parlato di Paolo Ricci al vertice, con Mauro Donnini e Sara Processi ad affiancarlo. Poi Di Girolamo sembrava aver puntato su Antonino Giunta come presidente e Fiorella Pezzetti e Paolo Sebastiani come membri del Cda. Ora il sindaco deve decidere e c’è già chi ipotizza una sorta di mescolamento delle carte e, soprattutto, delle figure – definirle figurine non sarebbe corretto – comprese nei due pacchetti ipotizzati.
