di S.F.

L’esclusione dal piano delle alienazioni – valeva 2 milioni di euro – e valorizzazioni, approvato lo scorso autunno perchรฉ, in sostanza, non conveniva a livello economico nel rapporto costi/benefici. Questa la ragione principale per il quale il Comune di Terni ha deciso di revocare la variante parziale al Prg parte strutturale e parte operativa per vocabolo Staino, adottata dal consiglio comunale su proposta dell’allora esecutivo Latini il 31 genanio 2022 e poi mai approvata. Di mezzo ci fu anche un ricorso al Tar. Per procedere serve l’ok dell’assise.
NOVEMBRE 2023, STAINO VIA DAL PIANO DELLE ALIENAZIONI
MAGGIO 2022, CHIESTO LO STOP ALLA VARIANTE STAINO
I โRICHIAMIโ DA PERUGIA SU TRAFFICO E CEMENTO: PRESCRIZIONI

Lo stop e gli spettacoli viaggianti
In sostanza l’amministrazione, tra una riunione tecnica e l’altra, ha deciso di tornare sui propri passi rispetto a quanto deciso due anni fa. Tutto a causa dell’onerositร derivante – se la variante fosse andata in porto con tutti gli atti necessari – dalla necessitร di trovare nuove aree per la protezione civile e soprattutto gli spettracoli viaggianti. Su quest’ultimo fronte due ne erano state ipotizzate: quella lungo via Alfonsine (il Prg giร prevede questa destinazione d’uso) e in via Sant’Efebo, a San Valentino. Con un problema: in entrambe le circostanze l’esborso necessario per palazzo Spada sarebbe stato notevole, non conveniente. ยซRisulta privata ed รจ necessario rinnovare, tramite variante al piano regolatore generale i vincoli espropriativi ed acquisirla tramite esproprioยป, viene sottolineato in merito alla zona di Cospea.
LA MAXI VARIANTE AL PRG STAINO: TUTTI I DETTAGLI
IL RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE

Cosa era previsto
L’area oggetto di variante – ora da revocare con specifico passaggio in consiglio comunale – รจ tra il fiume Nera, viale Centurini e strada dello Staino. Due anni ci fu il via libera alla trasformazione da parchi urbani a servizi generali (parte strutturale) e da verde pubblico attrezzato a parco/gioco/sport ad attrezzature di interesse comune per una superficie complessiva di 8.125 metri quadrati e utile coperta di 6.500 mq, giร prefissata nel documento unico di programmazione. Ora c’รจ il dietrofront. Se ne sono occupati in particolar modo la responsabile del procedimento Cinzia Mร ttoli e il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini.