Perugia-Caserta, tutti i nodi non sciolti: si respira freddezza

La palla passa in mano al Benevento, dopo che il Grifo ha ufficializzato con un comunicato la presenza di un «forte interesse di un club di B» per il tecnico. Facce buie all’uscita: video all’interno

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di P.C.

Sono le 19.15 quando si apre una finestra della sede di Pian di Massiano. Segno che all’interno la temperatura è cominciata a salire. Da poco prima delle 19 nell’ufficio che sovrasta il bar e che affaccia sul parcheggio, ci sono in riunione Fabio Caserta da un lato e, dall’altro, Massimiliano Santopadre, Marco Giannitti e Gianluca Comotto.

La tesi di Caserta


Il tecnico è solo. Con lui non ci sono né il procuratore né il fido secondo Accursi. Ma non si fa intimorire. E ribadisce le sue perplessità alla società. Forte dei suoi due anni di contratto, chiede una squadra all’altezza della situazione. Non pretende una macchina da guerra per andare in serie A, ma almeno un gruppo che non lo obblighi ad arrancare fin dalle prime settimane, col rischio di ritrovarsi in bilico come accaduto lo scorso anno dopo i primi periodi difficili. Troppo scottato dall’esperienza di Castellammare di Stabia. Inoltre vorrebbe avere la possibilità di indicare chi, fra i calciatori sotto contratto, dovrebbe essere ceduto per far posto ad altri più idonei al gioco che il tecnico ha in mente, oltre che alla categoria.

La posizione della società


Anche la società però si fa forza dei due anni di contratto fatti firmare a Caserta lo scorso 25 agosto scattati in automatico il 2 maggio, giorno della promozione, ma decisi e controfirmati quando la promozione era solo un auspicio e l’aria che si respirava a Pian di Massiano era funerea. Santopadre, Comotto e Giannitti avocano a sé il diritto di comporre una rosa nei modi e nei tempi che ritengono opportuni rispetto alle possibilità e alle ambizioni. Insomma, il tecnico faccia il tecnico, allenando quello che la dirigenza riesce a mettergli a disposizione.

Un film già visto

Un attrito dialettico vecchio come il calcio, dunque, che abbiamo visto in tante altre piazze, in particolare in epoca recente, ma che a Perugia si presenta con preoccupante periodicità anche alla luce delle voci che arrivano da Benevento e che costituiscono un pretesto o un’occasione, a seconda dei punti di vista. 

Riunione tesa

All’interno, nel riflesso dei vetri, si scorge la testa di Giannitti perlata di sudore. Gesticola. Sembra stia spiegando le sue ragioni. Non si odono voci. La discussione è serrata ma calma. All’esterno si sono radunati alcuni giornalisti. Altri seguono a distanza, in contatto con i diretti interessati o con intermediari. Intanto Santopadre si alza e si accende un sigaro. La finestra evidentemente è stata aperta proprio per questo.

2 MAGGIO, IL PERUGIA TORNA IN B

L’uscita

Alle 20.30 esce Caserta. Si allontana da solo poi va via con la macchina. Ai giornalisti solo un cenno di salito: «Parla la società». Allora gli occhi volano nuovamente su, verso le finestre, dove le luci restano accese ancora. Per oltre mezz’ora.

L’uscita di Caserta (video)

Il comunicato della società

Poi scendono anche gli altri tre, parlottando fra di loro. Si spera che almeno il presidente o Comotto rilascino qualche dichiarazione. Niente. «Ci sarà un comunicato».
Comunicato che arriva poco prima delle 21.30, ma non dice nulla che non si sappia già e va letto in filigrana, come tante delle cose che succedono nel mondo del calcio (e nella vita).

AC Perugia comunica che si è appena concluso l’incontro con mister Caserta il quale ci ha palesato il forte interesse di un club di serie B per la sua figura di allenatore. In maniera molto cordiale si è ribadito che siamo soddisfatti del lavoro svolto da lui e dal proprio staff convinti di rispettare il contratto in essere e altresì consapevoli che gli attestati di stima verso i nostri tesserati, allenatori o giocatori che siano, sono motivo di orgoglio per quanto fatto fino ad ora.

L’uscita di Comotto, Giannitti e Santopadre (video)

La patata bollente

In pratica la società ha messo le mani avanti, dicendo che se Caserta andrà via sarà ‘colpa’ sua e del Benevento che si è intromesso. Ma che non lo lascerà partire a cuor leggero e mani vuote: si attende ora la mossa di Vigorito, che con Santopadre ha un ottimo rapporto anche di natura commerciale (la Frankie Garage è stato sponsor tecnico dei sanniti) e anche per questo sperava di tenere un profilo basso, smascherato però da una fuga di notizie sull’abboccamento Foggia-Caserta.

Sullo sfondo, il rischio che il tecnico si ritrovi intrappolato da un contratto e con i tifosi che stanno cominciando a palesare tutta la loro delusione per questo balletto che va avanti dal 2 maggio, giorno della festa di Salò.

È passato un mese, sembra passata una vita.

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