Camposcuola a Terni, la storia si ripete

Annunci di bando pronto, pressione del Coni e garanzie che cadono nel vuoto: lontana la riqualificazione. Se ne parla a fine anno, forse

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di S.F.

Pista ‘gonfia’

Il leitmotiv è pressoché lo stesso per tutti gli anni. Annuncio di «bando già pronto», pressione pubblica del Coni – regionale e territoriale – per accelerare il percorso e, da prassi, ‘réclame’ che cadono nel vuoto. Poteva fare eccezione il 2018? Ovvio che no, anche perché di mezzo c’è la novità del commissariamento del Comune e – lo stesso vale per il palasport – il blocco temporaneo degli iter. E per il bando legato alla riqualificazione del camposcuola ‘Casagrande’ le tempistiche si allungano: bene che va, per l’avvio dei lavori, si dovrà attendere l’autunno.

IL CONI E IL CAMPOSCUOLA ‘CASAGRANDE’: «QUANDO ARRIVA IL BANDO?»

Il camposcuola ‘Casagrande’

Attesa per le comunali Ai problemi di bilancio – di recente sono stati trovati i fondi per tre annualità – del passato si è aggiunto il blocco amministrativo – o comunque un notevole rallentamento – dovuto al commissariamento. In tutto ciò il bando per il ‘Casagrande’, riguardante la gestione della struttura e la riqualificazione di gradinate, pista e spogliatoi, è ghiacciato in attesa della nuova amministrazione che dovrà fare i conti con l’Organo straordinario di liquidazione: fino ad allora non ci sarà alcun avanzamento nell’iter, visto che la scelta di esternalizzare la ‘direzione’ del camposcuola è di natura politica.

Gli spalti

L’EX ASSESSORE ALLO SPORT A OTTOBRE: «BANDO ARRIVA ENTRO IL 2017. ECCO IL MOTIVO DEL RALLENTAMENTO»

Tutto pronto, tutto fermo Insomma, da palazzo Spada si ripete da mesi (stiamo per toccare i due anni dal primo annuncio in tal senso, aprile 2016) che il bando è bello e pronto, mentre la pubblicazione non c’è mai stata: previsto l’ammodernamento della pista di atletica, l’omologazione per ospitare gare nazionali e la riqualificazione di bagni e spogliatoi per circa 700 mila euro e una concessione trentennale per la gestione. La palla, in estate, passerà nelle mani della nuova giunta: l’ipotesi è che la situazione si possa sbloccare tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.

TERNI DI SUPPORTO PER GLI EUROPEI GIOVANILI DEL 2020

La struttura per i bagni

Il 2020 si avvicina Da non dimenticare che il ‘Casagrande’ sarà coinvolto in occasione degli ‘European Athletics U18 Championships 2020’ in programma al ‘Guidobaldi’ di Rieti: «Ci è stato assicurato – disse lo scorso novembre Alberto Milardi, presidente provinciale Fidal Rieti, nella riunione per l’organizzazione e la costituzione del comitato apposito –  che entro il 2018 la struttura verrà rimodernata con interventi su pista – a tratti ‘gibbosa’, ndr – e gradinate. Adesso immagino che non sia in grado di ospitare nemmeno sedute di preparazione». Garanzia, salvo clamorosi accadimenti, destinata a cadere nel vuoto.

Jacopo Borghetti con i ragazzi ‘under’ 12 del Terni Rugby

Terni Valley Martedì mattina arriva l’intervento dell’associazione sulla questione: «Bandito. Come participio passato di bandire. Il camposcuola – il pensiero di Jacopo Borghetti, responsabile del gruppo sport e turismo – di atletica leggera, nonostante due anni di dichiarazioni e rassicurazioni da parte dell’amministrazione sulla pronta pubblicazione del bando di gestione, ad oggi versa in uno stato di totale abbandono e continua usura. Come aggettivo, che descrive colui che commette un atto criminale. Sebbene in senso figurato, abbandonare a se stessa una struttura di importanza fondamentale per la pratica sportiva è un vero e proprio atto criminale, sintomatico dello scarso interesse che la politica riserva allo sport nei fatti e non nelle parole. E pensare che il nostro camposcuola è tra i più invidiati d’Italia, sia per la centralità ed adiacenza al parco pubblico più importante della città, sia per gli ampi spazi in grado di garantire la massima accoglienza ai visitatori e un rigenerante bivacco post sforzo fisico. Per gli atleti ternani, molti dei quali hanno raggiunto livelli di competizione nazionali ed internazionali, è stata una seconda casa, dove crescere in sicurezza secondo sani principi e coltivare rapporti. Un luogo che accoglieva ogni anno migliaia di bambini con i Giochi della Gioventù o il Grand Prix, oltre che atleti professionisti nei svariati trofei, memorial o competizioni organizzate dall’attivissimo associazionismo tuttora presente sul territorio. Riportare il camposcuola di atletica leggera ai lustri del passato è una priorità, riconsegnare una casa a tutte quelle associazioni che divulgano e praticano una sana attività sportiva è un dovere delle amministrazioni. L’Italia – conclude – è ai vertici europei per la non attività fisica in età pre adolescenziale e il cosiddetto drop out sportivo giovanile, ed uno dei motivi risiede proprio nelle condizioni degli impianti sportivi».

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