Nuovo centro sportivo Ternana: 528 giorni e si è ancora al palo. Novità decreto 38/2021

Tra ricorsi, polemiche, lungaggini tecniche e burocratiche ancora tutto fermo al netto delle varie approvazioni. Il d.lgs inizia ad avere effetto concreto

Condividi questo articolo su

di S.F.

L’area prescelta al 31 dicembre 2022

Si sblocca la partita di vocabolo Gioglio o resta lo standby? Si resta a Terni o si opta per Narni Scalo? C’è fretta o, considerando anche le amministrative in arrivo, si decide di guadagnare tempo? Le questioni sono diverse e tutte legate ad una storia che ormai va avanti da un anno e mezzo: il centro sportivo della Ternana e l’eventuale realizzazione nell’area di Villa Palma. D’altronde l’approvazione in giunta originaria – un atto di indirizzo favorevole in risposta alla richiesta rossoverde – risale al 21 luglio 2021 e tra ricorsi, polemiche, lungaggini tecniche/burocratiche e quant’altro sono trascorsi 528 giorni. C’è una novità in arrivo che, forse, può smuovere qualcosa. Si vedrà.

21 LUGLIO 2021, LA GIUNTA DELIBERA: INIZIA L’ITER TECNICO
CENTRO SPORTIVO TERNANA, IL DEPOSITO DEL RICORSO DEL 17 OTTOBRE

La dirigente Marcucci

Decreto 38 del 2021

Bene, quale sarebbe la novità? Semplice, dal 1° gennaio avrà effetto concreto (al momento in cui si scrive è confermato) il ‘famoso’ decreto legislativo 38 del 2021 in merito a ‘misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi’. Si tratta di un passaggio normativo citato in primis dalla Ternana nell’iter per il progetto e soprattutto – giocoforza – contenuto nella determina del 21 settembre 2022 a firma della dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci riguardante l’alienazione di terreni e fabbricati in vocabolo Gioglio da 377.797 euro, più l’indicazione per la stipula del contratto di compravendita in attuazione della delibera consiliare del 29 aprile: l’articolo 4 comma 13 del d.lgs prevede infatti che «le società sportive dilettantistiche e professionistiche e i comuni in cui queste hanno la propria sede legale o comuni con questi confinanti possono liberamente negoziare il prezzo e le condizioni contrattuali di vendita o di utilizzo di aree del patrimonio disponibile urbanisticamente destinate alla costruzione di impianti sportivi». Che è quello che è già accaduto visto che l’unica richiesta è stata della società di via della Bardesca. Ma senza decreto ‘attivo’. Da ricordare che il club ha formalmente accettato il prezzo di acquisto il 25 novembre 2021.

LA DIRIGENTE MARCUCCI FIRMA LA DETERMINA PER ALIENAZIONE E CONTRATTO
DICEMBRE 2022: «CENTRO SPORTIVO? UFFICI AL LAVORO»

Il lato sud dell’area

Si aliena o no?

Da quanto si apprende al momento non è stata fissata una data per l’alienazione. Sempre nella determina comunale citata sopra viene specificato che per quanto in premessa si può «addivenire all’alienazione degli immobili in oggetto con perfezionamento a far data dal termine di cui all’articolo 12bis del decreto legislativo n.38/2021». Ovvero il 1° gennaio. Il recente decreto mille proroghe ha invece bloccato per ulteriori l’attuazione concreta del d.lgs 36/21, ma poco interessa in questo caso. Il consiglio comunale aveva approvato l’alienazione dell’area lo scorso 31 maggio ed in caso di esito positivo la richiesta formale del titolo edilizio dovrà essere formulata entro un tempo massimo di 45 giorni dalla stipula della compravendita. Comunque vada a seguire la vicenda in prima battuta è il responsabile unico del procedimento, l’architetto Angelo Baroni.

VOCABOLO GIOGLIO E COLLE DELL’ORO ‘ATTENZIONATI’ TRA SPORT E PROGETTI: GALLERY
NOVEMBRE 2021, L’ACCORDO SUL PREZZO: 377 MILA EURO
GIUGNO 2022, LE OSSERVAZIONI DEL COMITATO ALLA VARIANTE

Il dirigente Bedini

Ma c’è il Tar

La storia del decreto legislativo 38 è tra i motivi di ricorso presentati dal comitato ‘Tuteliamo Colle dell’Oro’. In questo caso tuttavia nel mirino non c’è la compravendita, ma l’atto principale che consentirebbe alla Ternana di mettersi in azione: la variante parziale al prg parte operativa di Villa Palma per l’alienazione e l’attuazione del nucleo fd4 di proprietà comunale, approvata dal consiglio comunale il 20 giugno dopo il lavoro svolto dalla direzione urbanistica a guida Claudio Bedini. Come noto l’istanza di fissazione udienza risale al 17 ottobre, il Comune si è costituito in giudizio il 23 novembre e il 23 dicembre un ricorrente secondario ha depositato motivi aggiunti. La controinteressata Ternana per ora risulta non essersi mossa su questo fronte. Al momento l’appuntamento per la discussione non è stato fissato. Il 2023 ripartirà con il nodo centro sportivo, seppur Stefano Bandecchi – a mo’ di provocazione magari, anche questo da valutare – abbia già annunciato lo stop al progetto in quest’area. Curiosità: giovedì e venerdì sono state depositate due istanze al Suape per un’autorizzazione paesaggistica (procedimento semplificato) e una comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila superbonus) per un edificio in zona. Qualcosa si muove nei dintorni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli