Dissesto Terni verso la chiusura. Ma restano oltre 44 milioni di euro da pagare

La cifra debitoria è stata citata dall’assessore Masselli durante il consiglio comunale: «Fondi Osl non ancora pagati e anticipazione di liquidità 2013»

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di S.F.

Filipponi, Simonetti, Gentiletti e Pasculli

Debiti da pagare per oltre 44 milioni di euro. Tanti ne restano a carico di questa amministrazione e delle prossime che verranno nei prossimi anni: l’aggiornamento della cifra è arrivata in lunedì pomeriggio in occasione del confronto in consiglio comunale di Terni sulla variazione di bilancio 2022/2024 e la salvaguardia degli equilibri. Della questione si era già ampiamente discusso giovedì in III commissione consiliare.

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Orlando Masselli

Osl e anticipazione di liquidità

I consiglieri di opposizione – Alessandro Gentiletti di Senso Civico, Francesco Filipponi del Pd e Luca Simonetti del M5S – hanno fatto pressione sul caro utenze, ciò che sarà post chiusura del dissesto finanziario e lo scontro giudiziario con Unicredit sull’anticipazione di tesoreria 2017. A stretto giro l’Organo straordinario di liquidazione elaborerà il rendiconto per chiudere la partita e mandare il documento al ministero, fatto sta che i nodi non mancano. Lo ammette lo stesso assessore al bilancio Orlando Masselli: «La durata – un passaggio del discorso – del dissesto è limitata al 31 dicembre dell’anno in corso, ma fin quando il ministero non approva il rendiconto non si può dire che la contabilità ordinaria e Osl sia separata. Certo è che rimarranno sulle spalle di chi amministra i fondi non ancora pagati dall’Osl per 17 milioni di euro circa ed i fondi per l’anticipazione di liquidità 2013, non onorata per 27 milioni». In quest’ultimo caso i debiti pregressi saranno da pagare nel giro di un decennio. «La manovra in approvazione certifica – ha concluso Masselli – che abbiamo fatto il meglio possibile per il monitoraggio. Certamente nessuno si aspettava ciò che sta accadendo in questi giorni».

 

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