di S.F.
Mercoledì 16 settembre. Una data che hanno ben in mente gli operatori del mercato all’ingrosso dell’ortofrutta e il gestore del bar al Foro Boario: entro nove giorni e, salvo ulteriori slittamenti, i magazzini dovranno essere svuotati per procedere con le successive demolizioni e la ‘chiusura’ dell’area per la consegna alla PalaTerni srl. In linea teorica. C’è chi ha iniziato a muoversi con la rimozione del materiale e chi ha già trovato la soluzione – le concessioni sono scadute da tempo – per proseguire l’attività in zona Polymer. Non tutti.
L’ASTA DESERTA PER I BOX IN STRADA DI TAVERNOLO
Il termine
Il tutto a pochi giorni dall’approvazione del progetto esecutivo che, di fatto, dà la possibilità all’amministrazione di entrare in possesso dell’intera area. Tuttavia c’è un problema: è evidente – basta fare un passaggio per valutare lo stato dell’arte – che la situazione non sia così fluida. In questi giorni c’è un costante viavai per organizzare spostamenti (frigoriferi, celle e ferro in primis) e smaltimento propedeutici all’abbattimento: gli è stato comunicato che per farlo c’è tempo fino a metà settembre, dopodiché la zona sarà interdetta (pur rimanendo la chance di ingresso per eventuali sistemazioni finali). C’è da ‘correre’ insomma ed i malumori non mancano tra gli operatori che, in questo modo, saranno costretti a fermarsi senza continuità lavorativa. Stesso discorso riguarda il bar a pochi metri dalla rotatoria Pileri: anche per questa attività manca al momento uno spazio pronto – da palazzo Spada non è stato messo a disposizione – per andare avanti dopo l’interruzione al Foro Boario. Inevitabile che l’umore non sia dei migliori.
CONFCOMMERCIO ‘BACCHETTA’ IL COMUNE
La strada temporanea
Altro capitolo coinvolge i residenti di strada San Martino all’altezza dell’antistadio ‘Taddei’. Perderanno a stretto giro la possibilità – è la viabilità principale – di transitare per il Foro Boario: in tal senso è in arrivo la realizzazione di un passaggio provvisorio di fronte alla porta carraia dello stadio Libero Liberati per non creare difficoltà a chi, giocoforza, deve passare da lì per rientrare nelle proprie abitazoni. Magari una sistemazione al manto stradale in quel tratto non guasterebbe considerando i ‘dissesti’ presenti.